DAP: modalità di esecuzione della pena

redazione

La circolare emanata lo scorso 23 ottobre dal Dipartimentodell’Amministrazione Penitenziaria si inserisce nel percorso di definizionee innovazione delle modalità di esecuzione della pena avviato nel recentepassato che, coniugando gli obiettivi di sicurezza e trattamento, haconsentito un graduale superamento del criterio di perimetrazione della vitapenitenziaria all’interno della camera di pernottamento. Sono state definite, con maggiore dettaglio, le modalità custodiali daadottarsi sulla base di approfondite valutazioni dei differenti livelli dipericolosità della popolazione detenuta, fornendo dei concreti criteri utiliad orientare la discrezionalità delle direzioni degli istituti, recependo leindicazioni fornite sul punto da diverse organizzazioni sindacali.Si è tenuto altresì nella dovuta considerazione la condivisibile aspettativaeuropee relativa alla possibilità per i detenuti di permanere fuori dallacamera detentiva per un minimo di otto ore giornaliere, salvo ostinospecifiche esigenze di sicurezza.D’altra parte, la circolare offre concrete indicazioni per organizzare lavita detentiva soprattutto fuori dalle sezioni, negli spazi comuni dedicatialle attività trattamentali che dovranno essere il più possibileincrementate.Soprattutto negli istituti ove sarà in vigore la custodia aperta, saràincrementata la possibilità di libero movimento dei detenuti all’interno dispazi definiti e presidiati con la già sperimentata “vigilanza dinamica”. Atal proposito le Direzioni degli istituti sono state invitate a formulareprogetti che favoriscano tale modalità custodiale, anche per il tramite diimpianti di videosorveglianza.In conclusione, si evidenzia come le concrete indicazioni contenute nellacircolare in questione siano funzionali al raggiungimento degli obiettivi disicurezza, alla responsabilizzazione dei soggetti in stato di detenzione eall’incremento delle attività trattamentali necessarie per l’attuazionedella finalità rieducativa della pena.