Data Protection Day: Intel Security sottolinea l’importanza di proteggere le proprie vite digitali

redazione

La sicurezza informatica rimane una questione fondamentale per i consumatori e Intel Security coglie l’occasione del Data Protection Day per incoraggiare gli utenti a prestare ancora più attenzione a quanto si condivide, suggerendo 7 modi per proteggere al meglio le proprie informazioni personali on-line, ricordando di aggiornare sempre i propri sistemi operativi, utilizzare password complesse e limitare la quantità di dati che vengono condivisi on-line.

 

La Giornata della protezione dei dati, che ricorre il 28 gennaio, è un’iniziativa promossa dal Consiglio d’Europa che ha preso il via nel 2007 con il patrocinio della Commissione UE e di tutte le Autorità europee per la protezione dei dati personali con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sui diritti legati alla tutela della riservatezza, della dignità della persona e delle libertà fondamentali.

 

"Capita a tutti noi, di vivere una sorta di conflitto quando si tratta dei dati personali. Da un lato, siamo indignati quando si parla di violazione o furto dei dati, mentre dall’altro, poi, non ci poniamo nemmeno la domanda e diamo via i nostri dati personali per una barretta di cioccolato o anche meno, e capita che rilasciamo volontariamente anche informazioni mediche o finanziarie,” ha dichiarato Raj Samani, CTO di Intel Security EMEA. “Oggi ricorre il Data Protection Day, l’occasione perfetta per riportare l’attenzione di tutti noi sul valore di ciò che aziende, enti, amministrazioni, vicini e lontani … sanno di noi. È tempo ci fermiamo e dichiariamo la nostra ‘bancarotta dei dati’ – quello che stiamo facendo quando diamo valore pari a zero alle nostre informazioni, preferenze e abitudini di acquisto.

 

“Almeno oggi,” prosegue Raj Samani“fermiamoci un attimo a riflettere su quello che accade ai nostri dati, cerchiamo di capire dove stanno andando, chi li sta usando e il motivo per cui stiamo dando via i nostri dati, ci accorgeremo che dobbiamo essere più attenti e chiederci ad esempio ‘con chi saranno condivisi i nostri dati e come saranno protetti’."

 

Ecco alcuni suggerimenti per tutelare la privacy mentre si è online, ed essere #PrivacyAware

 

1. Aggiornare sistemi e applicazioni!

La maggior parte delle infezioni di malware potrebbero essere evitate semplicemente mantenendo il sistema operativo aggiornato e installando gli aggiornamenti delle applicazioni.

 

2. Utilizzare un software di sicurezza completo su tutti i dispositivi

Mantenere il proprio sistema aggiornato aiuterà a rimanere al sicuro dai virus ormai noti, ma si dovrebbe anche installare sul proprio sistema un antivirus per la protezione contro le minacce più nuove o quelle per cui non sono ancora state attivate difese negli aggiornamenti del sistema operativo o delle applicazioni. McAfee Labs attualmente rileva una media di 5 nuove minacce ogni secondo e non vi è alcuna indicazione che faccia suppore che i criminali informatici rallenteranno.

3. Utilizzare una password complessa

La prima linea di difesa per mantenere sicuri i dati online è la password. Si dovrebbe sempre usare una password complessa e difficile da indovinare, ma ogni volta che gli hacker rilasciano una lista di password compromesse ci sono sempre delle vecchie conoscenze, come "password" o "123456". Si dovrebbe anche non utilizzare password che siano legate a qualsiasi tipo di informazione personale che qualcuno potrebbe sapere: compleanni e anniversari potrebbero essere facili da ricordare, ma non devono essere mai utilizzati come password.

Oltre alle password complesse, laddove possibile, è bene attivare l’autenticazione a due fattori.

  

4. Mai riutilizzare una password

A causa del numero grandissimo di attacchi informatici che avvengono quotidianamente, è possibile che sia violato un sito che si utilizza e che siano esposti il proprio username e password. Quando questo accade, gli hacker cercheranno di riutilizzare tali credenziali in più siti nella speranza di ottenere l’accesso alle informazioni sensibili. Se si utilizza una password diversa per ogni singolo account, non c’è bisogno poi di scapicollarsi per cambiare la password in tutti i propri account nella speranza di anticipare i criminali informatici.

Per aiutare gli utenti nella creazione, memorizzazione e gestione delle password, sono disponibili vari tipi di password management tools.

 

5. Essere sospettosi!

I criminali informatici proveranno tutti i modi di ottenere i dati, uno dei metodi più efficaci è il social engineering che assume molte forme, come per esempio con l’invio di una richiesta di aggiornare le informazioni dell’account o segnalando che è necessario fornire informazioni sul proprio conto bancario per ricevere dei soldi che sono bloccati. Diffidare sempre e non fare mai click su nessun link all’interno di una e-mail insolita o inaspettata. Alcuni suggerimenti su come individuare un’email di phishing: https://blogs.mcafee.com/consumer/spot-phishy-email/

 

6. Limitare la quantità di dati da condividere on-line

Quando si parla di “oversharing”, la maggior parte delle persone pensa subito ai social network. Certamente è importante stabilire correttamente le impostazioni di privacy sui social network, e prestare attenzione alle informazioni che vengono condivise, ma, oltre a questo, si dovrebbe anche stare attenti alle informazioni che si forniscono quando si compilano dei moduli o si creano degli account on-line, per esempio non compilare i campi facoltativi.

 

7. Tenere d’occhio il proprio account online

Anche essendo vigili sull’utilizzo di password uniche e complesse, limitando la condivisione di informazioni, può capitare che la propria banca o la carta di credito vengano violate. E ‘una buona idea ricordarsi di controllare spesso il proprio account online per accorgersi immediatamente di movimenti sospetti. Molte società di carte di credito rendono disponibili servizi o applicazioni per smartphone che avvisano ogni volta che viene effettuata una nuova attività.