Detriti spaziali: una pericolosa discarica intorno alla Terra

eugenia Scambelluri

Continua a crescere la grande “discarica spaziale” in orbita intorno alla Terra. E’ composta da frammenti di vettori e da vecchi satelliti e rappresenta un serio pericolo per le attività umane nello spazio, per i numerosi satelliti operativi come anche per la Stazione Spaziale Internazionale e per gli astronauti che vi lavorano. E’ questo l’allarme che sarà lanciato nel corso della 17th International Space Conference, che si svolgerà a Roma presso l’Hotel Parco dei Principi dall’8 al 10 maggio sul tema: “The impact of Space Weather and Space Exploitation on modern society – Hazards’ forecasting, prevention, mitigation and insurance at international level”. Una sessione della Conferenza sarà infatti dedicata al tema degli “space debris”, i cosiddetti detriti spaziali che ormai affollano le orbite intorno alla Terra: in questa sessione, si parlerà anche di alcuni gravi incidenti, come il satellite russo Blitz che, nelle scorse settimane, è stato colpito dai rottami del satellite cinese Fengyum 1C.L’allarme per gli “space debris” preoccupa le Agenzie spaziali di tutto il mondo: attualmente, si stanno studiando sistemi di “pulizia orbitale” o comunque di mitigazione del fenomeno di questa “spazzatura spaziale”, ma finora è apparso difficile raggiungere un accordo su base internazionale. C’è preoccupazione anche per l’insuccesso di alcuni lanci in orbita, come il recente fallimento del vettore russo Zenit-3LS che doveva portare nello spazio il grande satellite per telecomunicazioni Intelsat 27. Queste emergenze vengono monitorate con attenzione anche dal mercato assicurativo, chiamato a fornire le necessarie coperture alle più importanti missioni spaziali: alla Conferenza, è infatti prevista la partecipazione di alcune compagnie di assicurazione e di riassicurazione di livello internazionale (come Swiss Re, Munich Re, AIG).L’International Space Conference, organizzata dalla Pagnanelli Risk Solutions Ltd, vedrà la presenza di circa 300 esperti provenienti da tutto il mondo e dalle maggiori Agenzie spaziali (tra cui Nasa, Esa, Inmarsat, Arianespace, l’italiana Asi, la francese Cnes, la tedesca Dlr e la britannica Uk Space Agency), insieme a rappresentanti del Parlamento e della Commissione Europea. Numerose anche le presenze delle maggiori industrie mondiali nel settore spaziale, tra cui le italiane Thales Alenia Space e Telespazio. Oltre all’allarme per gli “space debris”, durante i tre giorni della Conferenza si parlerà anche di tempeste solari, meteoriti, asteroidi e cyber-terrorismo: in particolare, saranno valutati i rischi per la popolazione civile e per le grandi reti ed infrastrutture a terra dovuti agli “space storms” e all’attività del Sole, oltre ad illustrare quali sono le contromisure adottate da molti Paesi nel mondo e le procedure di protezione civile.A conclusione della Conferenza, è fissata una tavola rotonda dal titolo “Oltre i confini della Terra. Vivere e viaggiare nel Sistema Solare”, aperta al pubblico italiano e soprattutto a giovani, studenti ed appassionati (venerdì 10 maggio, ore 15-18). Sono previsti interventi a carattere divulgativo sulle principali tematiche dell’International Space Conference (in particolare sugli effetti dell’attività solare sulla Terra), sulle future missioni umane nel cosmo (compresi i progetti per il “turismo in orbita”) e anche sullo sviluppo in Italia dell’informazione giornalistica sulle tematiche spaziali. In programma pure la proiezione di video e la possibilità per il pubblico di rivolgere domande. Il programma dettagliato della Conferenza e le modalità di iscrizione sono disponibili su www.prsforspace.com. Responsabili di Università e Istituti scolastici possono segnalare il nome di studenti a cui l’organizzazione si riserva di concedere l’ingresso gratuito.