“Dite ai vostri figli di non accettare SMS dagli sconosciuti”

Paola Fusco

Sono gli sms le moderne “caramelle” con cui i pedofili insidiano i giovanissimi, spesso con la promessa di ricariche gratuite in cambio dell’invio di foto hard. Per questo la Polizia delle Comunicazioni e il Moige (Movimento italiano genitori) hanno dato il via alla campagna sociale radiotelevisiva di prevenzione della pedopornografia “Dite ai vostri figli di non accettare Sms dagli sconosciuti”, slogan che evoca una tradizionale raccomandazione dei genitori. L’adescamento via sms dei giovani è per Domenico Vulpiani, direttore della Polizia delle Comunicazioni, un fenomeno nuovo da non sottovalutare: “I nuovi cellulari sono vere e proprie stazioni internet in grado di inviare video e foto” ha spiegato stamani a Roma nel corso della presentazione dell’iniziativa; “uno spot televisivo può quindi essere un modo utile per sensibilizzare i giovani sul rischio rappresentato dagli sconosciuti che, in cambio di una ricarica gratis, chiedono loro fotografie”. Testimonial degli spot, che verranno trasmessi a partire da domani, e per circa due settimane, su Sky e sul circuito Telesia, è Milly Carlucci, che ha prestato volto e voce alla campagna: “La società ha il dovere di difendere i bambini che sono esposti a questo rischio terribile. Non si tratta di demonizzare la tecnologia, che ci consente di vivere meglio, ma è importante non delegare a essa il ruolo di baby sitter dei nostri figli”.
All’incontro con la stampa è intervenuta anche l’onorevole Barbara Mannucci, delegata del sottosegretario alle Comunicazioni, Paolo Romani, assicurando l’impegno del ministero per la riuscita e la diffusione del messaggio sociale. Con questa iniziativa la Polizia si conferma “punto di riferimento per chi, nel sociale, si occupa di queste tematiche”, ha sottolineato Maurizio Masciopinto, il neodirettore dell’Ufficio relazioni esterne del Dipartimento di pubblica sicurezza, che ha maturato un’esperienza specifica nel campo del contrasto alla pedopornografia tecnologica avendo diretto fino a pochi giorni fa la divisione investigativa della Polizia delle comunicazioni. L’obiettivo dell’istituzione è “mantenere sempre la capacità della struttura di porsi in relazione con la società civile, secondo un concetto di “polizia di prossimità” in grado di stare al fianco della gente”.