Donne e sicurezza, aumenta la paura

Domenico Silvestri


Sale la percezione dei rischi e a esserne terrorizzate è il 18,3% delle donne italiane, spaventate soprattutto dalle aggressioni fisiche. Le nostre connazionali, insomma,sono "sempre più insicure e sempre più impaurite", anche alla luce dei nuovi drammatici episodi di reati violenti commessi di recente contro le donne. Così si sono definite le italiane intervistate per la seconda edizione della ricerca "Le donne e la sicurezza" commissionata dalla Fondazione Enzo Hruby, la prima fondazione italiana per la security, ad Astra Ricerche. Dopo la prima indagine demoscopica effettuata nel 2008 sul rapporto tra la criminalità e il mondo femminile, confluita nel volume "Le donne e la sicurezza", edito dalla Fondazione Enzo Hruby e scritto da Paola Guidi, l’attuale aggiornamento fotografa così la percezione del rischio delle italiane rivelando che ad oggi, rispetto a due anni fa, oltre la metà della popolazione femminile ha visto crescere le minacce e addirittura il 18,3% ne e’ terrorizzata. "A spaventare di più – rivela Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione – non sono come due anni fa soprattutto i reati predatori come i furti che, infatti, risultano essere in calo, quanto soprattutto le aggressioni fisiche (la percezione di questo rischio è aumentata del 16%) e le intrusioni violente di estranei quando la famiglia si trova in casa (+15,5%)". Secondo la ricerca, l’aumentato senso di grave insicurezza "deriva direttamente dal moltiplicarsi delle aggressioni, soprattutto nei garage e negli spazi di servizio dei condomini oltre che nei luoghi pubblici, ed alla diffusione di questi episodi negli organi di stampa ed anche il cambiamento delle modalità dei reati predatori: meno furti con destrezza in case vuote e più intrusioni notturne e diurne mentre la famiglia è in casa". Secondo la ricerca, inoltre, rispetto a due anni
fa e’ salita anche la paura di altri due reati a contenuto e modalità
violente: gli atti vandalici (+10,5%) e i sequestri/rapimenti (+7,5%).
Sempre rispetto al 2008, le donne hanno visto aumentare i reati
effettivamente compiuti a danno della famiglia e di persone care ed
hanno cercato di conseguenza di adottare diverse misure per la
protezione fisica ed elettronica dell’ abitazione. Oltre la metà delle
donne ha del resto dichiarato di non sapere in caso di necessità a
chi e dove rivolgersi per installare un impianto di sicurezza. La
nuova ricerca verrà presentata giovedì a Roma, insieme all’ edizione
aggiornata del volume "Le donne e la sicurezza", presso la Camera dei
Deputati, a Palazzo San Macuto.
      Basata su due anni di monitoraggio del rapporto fra security,
criminalità e famiglie da parte di Astra Ricerche, la ricerca e’ la
prima realizzata in Italia in questo specifico settore. Contiene 14
capitoli e 287 fra tabelle e grafici interpretati e suddivisi per
ripartizione geografica, dimensione dei comuni di residenza, età,
professione, livello culturale e scolastico nonché tipologia del
nucleo famigliare. Alla presentazione, fra gli altri, interverranno,
oltre all’ autrice Paola Guidi, anche il Carlo Giovanardi,
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri –
Dipartimento per le Politiche per la Famiglia, il Ten.Col. Giorgio
Stefano Manzi, Comandante del reparto analisi criminologiche del
RaCis, i senatori Achille Serra, Francesco Casoli e Cosimo Finzi di
Astra Ricerche.
      Il libro e la ricerca rappresentano i primi risultati
dell’ attività dell’ Osservatorio della Sicurezza avviato nel 2008
dalla Fondazione Enzo Hruby per produrre studi, analisi, pubblicazioni
e incontri. Il volume e’ patrocinato da Obiettivo Famiglia –
Donneuropee-Federcasalinghe, da Anciss, Associazione Italiana
Sicurezza ed Automazione Edifici aderente ad Anie e Confindustria e
dalla Fondazione Guglielmo Giordano.