Due detenuti fuggiti da Rebibbia

Roberto Imbastaro

"Sono due detenuti italiani, di 35 e 41 anni, con fine pena rispettivamente febbraio e dicembre 2018 gli evasi questa notte dalla piccola struttura di Roma Rebibbia, terza Casa Circondariale. A loro carico svariati reati come rapina, legge armi, lesioni, furto aggravato, ricettazione. Ma eviterei di banalizzare le modalità dell’accaduto: perché l’evasione è avvenuta in una struttura a livelli bassissimi di sicurezza, senza sentinelle sulle mura di cinta. Decreta il fallimento della vigilanza dinamica, per cui auspico che i propugnatori ne traggano le debite conseguenze dimenttendosi.”.

A darne notizia è Donato CAPECE, Segretario Generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.

“I due erano nell’unico piano funzionante della struttura penitenziaria a custodia attenuta, il secondo dove sono presenti circa 50 persone, e si sarebbero calati dalla finestra dopo aver segato le sbarre. Poi, avvalendosi di un gancio attaccato al muro antiscavalcamento (!) sono fuggiti scavalcando il muro di cinta. Questo è il risultato della fallimentare vigilanza dinamica, che azzera la sicurezza nelle carceri”.

1.    Capece sottolinea l’auspicio che si possano “catturare quando prima i due evasi, ma anche questo episodio conferma le criticità del sistema penitenziario".