Lo European Innovation Council (EIC), in collaborazione con APRE e CDP Venture Capital, ha organizzato l’evento Info Day a Roma per presentare il programma EIC Accelerator e le sue opportunità. Dedicato a supportare le start-up e le PMI del settore deep-tech nella fase di scaling up, questo evento si è focalizzato sulle strategie per rafforzare l’ecosistema deep-tech italiano e sul divario di genere negli investimenti.
Il progetto pilota Gender Gap in Investments, guidato dal Parlamento europeo e dall’Agenzia esecutiva della Commissione europea per l’EIC e le PMI (EISMEA), mira a valutare il divario di genere negli investimenti, concentrandosi su società e fondi guidati da donne. Attraverso un approccio standardizzato alla raccolta dei dati, il progetto esplora le disparità negli investimenti, per offrire raccomandazioni sulle tecniche di analisi per affrontare efficacemente il divario.
Chiara Petrioli, docente di Informatica e Ingegneria all’Università La Sapienza di Roma, CEO WSense e membro del Consiglio Direttivo EIC, ha parlato delle sfide per il settore deep-tech italiano: “I numeri dell’Italia nell’innovazione deep-tech sono ancora inferiori alla media europea ma c’è un costante miglioramento. Per essere veramente leader in questo settore, dobbiamo colmare il divario coltivando imprenditori visionari e incentivando i ricercatori universitari a impegnarsi nel trasferimento tecnologico”.
Petrioli ha anche sottolineato l’importanza dei meccanismi di sostegno regionali: “Stiamo assistendo alla crescente disponibilità di fondi regionali per l’innovazione e il trasferimento tecnologico è diventato uno degli indicatori di performance chiave per le Università e i centri di ricerca. Questo è fondamentale per creare un ecosistema dell’innovazione sostenibile in Italia”.
Quindi, Petrioli ha evidenziato la necessità di una maggiore connessione con gli investitori europei per colmare le lacune dell’ecosistema venture capital del deep-tech italiano: “I fondi regionali dovrebbero essere utilizzati in collaborazione con EIC per promuovere l’innovazione nelle Regioni”.
La discussione sul divario di genere negli investimenti
Il panel dedicato al tema della parità di genere ha affrontato la necessità di promuovere una maggiore rappresentanza delle donne nel settore degli investimenti, affermando che non è accettabile una quota inferiore al 50% di queste. I relatori hanno evidenziato il valore della collaborazione, sottolineando che lavorare insieme è essenziale per promuovere un cambiamento significativo e colmare il divario di genere nell’ambito degli investimenti.
Claudia Pingue, Senior Partner and Head of Technology Fund di CDP Venture Capital, ha trattato delle sfide che le donne imprenditrici devono sperimentare durante i round di investimento: “Le donne devono affrontare più verifiche degli uomini quando cercano di ottenere investimenti. Tuttavia, investire in team diversificati in termini di genere è sempre una strategia più redditizia. I fondi di venture capital che sostengono team equilibrati dal punto di vista del genere hanno maggiori probabilità di aumentare il market cap delle loro aziende”.
Il panel ha discusso dell’importanza di condividere le storie di successo per ispirare gli altri, elemento definito “effetto contaminazione”, secondo cui vedere role model femminili motiva gli altri a seguirne l’esempio. In merito a ciò, Chiara Petrioli ha aggiunto: “Abbiamo bisogno di più donne nello spazio del venture capital. Un focus dedicato ai fondi guidati da donne, con KPI per tracciare la loro performance su un arco temporale di 8-10 anni, fornirebbe dati preziosi per affrontare il divario negli investimenti”.
Il percorso da seguire
L’Info Day di EIC ha evidenziato sia le sfide sia le opportunità per l’ecosistema deep-tech italiano e la diversità di genere negli investimenti. Il programma di accelerazione di EIC, insieme ai meccanismi di sostegno nazionali e regionali, svolgerà un ruolo fondamentale nel promuovere la crescita e l’innovazione, soprattutto per le imprese guidate da donne. Con l’evoluzione del settore, iniziative come questa saranno fondamentali per colmare il divario di genere negli investimenti e rafforzare la posizione dell’Italia nel panorama del deep-tech.