Elezioni: il sindacato Conapo chiede a tutti i capi politici impegno formale per i Vigili del Fuoco

redazione

Onorevoli Capi delle Forze politiche candidate alle elezioni del 4 marzo 2018, chi vi scrive è uno dei sindacati maggiormente rappresentativi dei Vigili del Fuoco, per segnalarvi che nei vostri programmi si parla troppo poco di Vigili del Fuoco (e in alcuni per nulla) !

E’ noto a tutti come il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nella quotidiana attività di soccorso tecnico urgente, nelle calamità e nelle emergenze di ogni genere abbia sempre dimostrato di essere una Istituzione fondamentale dello Stato che opera con generosità, tecnica, scienza, coscienza ma soprattutto efficienza. Altissimi sono sempre stati livelli di professionalità dimostrati, e riconosciuti dalla popolazione, per garantire il soccorso, la sicurezza dei cittadini e dello Stato.

Non è certo una mission meno importante di quella degli altri Corpi dello Stato deputati come i Vigili del Fuoco a garantire la sicurezza 24 ore su 24 sull’intero territorio nazionale.
I Vigili del Fuoco italiani sono una vera e propria eccellenza del nostro Paese, non dimentichiamo infatti che, come dimostrato dal recente rapporto EURISPES 2018, risultano essere l’istituzione più amata dai cittadini con un livello di fiducia altissimo.

E’ altrettanto noto però (come evidenziato più volte dalla Ragioneria Generale dello Stato) che il trattamento retributivo e previdenziale dei Vigili del Fuoco è inspiegabilmente e notevolmente inferiore a quello degli appartenenti agli altri Corpi dello Stato e in taluni casi anche rispetto a molti settori del pubblico impiego.

Questa disparità di trattamento permane tutt’oggi nonostante gli importanti stanziamenti aggiuntivi di cui all’art. 15 del D.Lgs. n. 97/17, arrivati dopo le innumerevoli sollecitazioni di protesta e mediatiche di questo sindacato CONAPO e di cui va dato atto, al Governo attuale, di aver, per la prima volta, stanziato fondi aggiuntivi per recuperare almeno in minima parte il divario con gli altri Corpi dello Stato, anche se, non dimentichiamolo, molta rimane ancora la strada da fare.

Il CONAPO ritiene questa una inaccettabile ingiustizia e una perseverante, grave umiliazione dei Vigili del Fuoco trattati, con ogni evidenza, come un Corpo dello Stato di serie B e la soluzione di questa grave disparità di trattamento non può essere ancora rinviata.

Per queste ragioni chiediamo alle SS.LL. se non ritengono doveroso assumere impegni precisi nei rispettivi programmi per la prossima Legislatura tesi a sanare con criteri di priorità la grave sperequazione retributiva e pensionistica dei Vigili del Fuoco rispetto agli appartenenti a tutti gli altri Corpi dello Stato a cominciare dalle Forze di Polizia ad ordinamento civile.
La soluzione definitiva (e più semplice) a questi problemi sarebbe quella di perseguire l’inserimento dei Vigili del fuoco nel “comparto sicurezza” attraverso l’inserimento nell’art. 16, comma 2 della Legge n. 121/1981 per avere garantiti i meccanismi di perequazione retributiva contenuti negli artt. 43 e seguenti della medesima legge.

O, in subordine, sarebbe fondamentale emanare almeno provvedimenti legislativi specifici per:

1) perequare tutti gli importi delle voci stipendio e indennità di rischio dei Vigili del Fuoco (e anche dei tecnici e informatici VVF previa creazione di un ruolo tecnico identico alla Polizia) agli importi delle medesime voci retributive (stipendio – indennità pensionabile) attualmente corrisposte alle analoghe qualifiche degli appartenenti alle Forze di Polizia;
2) perequare importi, pensionabilità, utilità ai fini della buonuscita, riconoscimento servizi effettuati negli altri Corpi e servizio di leva ai fini dell’ assegno di specificità in via di istituzione (solo ora) per i Vigili del Fuoco, a a quanto già avviene con l’assegno di funzione corrisposto (sin dal 1987) agli appartenenti alle Forze di polizia ad ordinamento civile (art. 6 del D.L. 387/1987 convertito con modificazioni in Legge n. 472/1987);
3) riconoscere ai Vigili del Fuoco (e anche ai tecnici e informatici VVF previa creazione di un ruolo tecnico identico alla Polizia) i 6 scatti aggiuntivi (+15%) utili sull’importo della pensione nella misura già corrisposta (sin dal 1987) agli appartenenti alle forze di polizia ad ordinamento civile ai sensi dell’art. 6‐bis del D.L. 387/1987 convertito con modificazioni in Legge 472/1987;
4) riconoscere ai Vigili del Fuoco (e anche ai tecnici e informatici VVF previa creazione di un ruolo tecnico identico alla Polizia) l’aumento di servizio ai fini pensionistici di un anno ogni cinque (ogni 5 anni di servizio se ne computano 6 utili al raggiungimento della pensione) così come già corrisposto (sin dal 1977) agli appartenenti alle forze di polizia ad ordinamento civile, ai sensi dell’art. 3, comma 5 della legge 284/1977;
5) perequare le indennità specialistiche (di volo, di immersione, d’imbarco ecc.) dei Vigili del Fuoco alle analoghe indennità degli altri Corpi dello Stato ivi compresa l’istituzione al pari degli altri Corpi dello stato dell’indennità di trascinamento per il personale specialista che uscendo dalla specializzazione viene restituito ai servizi ordinari;
6) riconoscere al personale Vigile del Fuoco (e anche ai tecnici e informatici VVF previa creazione di un ruolo tecnico identico alla Polizia) direttivo e dirigente gli aumenti retributivi ai 13 e 23 e ai 15 e 25 anni di servizio, come attualmente già corrisposti (sin dal 1981) alle medesime qualifiche direttive e dirigenziali degli appartenenti alle Forze di polizia ad ordinamento civile, ai sensi dell’art. 43, commi 22 e 23 e art. 43‐ter della legge 121/81;
7) assicurare un piano di assunzioni straordinarie teso a recuperare completamente le carenze degli organici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco falcidiati dai tagli al turnover e dalla mancata affluenza delle unità necessarie a svolgere i nuovi compiti assegnati al Corpo a seguito della soppressione del Corpo forestale dello Stato, prevedendo urgenti immissioni in ruolo di giovani Vigili del Fuoco, atteso che l’età media del personale operativo si è pericolosamente innalzata attestandosi sui 48 anni;

In buona sostanza si chiede di porre fine al trattamento di serie B dei Vigili del Fuoco dal punto di vista retributivo, pensionistico e di carriere e si chiede di riportare il Corpo a livelli numerici di piena efficienza per poter affrontare tutte le sfide per la sicurezza e per il soccorso pubblico degli Italiani.

Si rimane in attesa di riscontro e di presa di impegno per quei Partiti che condividono in tutto o in parte quanto richiesto (di cui sarà data evidenza a tutti i Vigili del Fuoco) e si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.

Cosi Antonio Brizzi, segretario generale del Sindacato Conapo dei Vigili del Fuoco, in una nota inviata ai capi delle forze politiche candidate alle elezioni del 4 marzo 2018 (nel seguente ordine alfabetico di cognome): Silvio BERLUSCONI (FORZA ITALIA) – Emma BONINO (LISTA + EUROPA) – Viola CAROFALO (POTERE AL POPOLO) – Simone DI STEFANO (CASAPOUND ITALIA) – Raffaele FITTO (NOI CON L’ITALIA – UDC) – Pietro GRASSO (LIBERI E UGUALI) – Beatrice LORENZIN (CIVICA POPOLARE) – Luigi DI MAIO (MOVIMENTO 5 STELLE) – Clemente MASTELLA (UDEUR) – Giorgia MELONI (FRATELLI D’ITALIA) – Matteo RENZI (PARTITO DEMOCRATICO) – Matteo SALVINI (LEGA) – Giulio SANTAGATA (ITALIA EUROPA INSIEME).