Elsag Datamat è una nuova realtá industriale attiva nella progettazione e produzione di sistemi, servizi e soluzioni per l’automazione, la sicurezza, i trasporti, l’informatica, la difesa e lo spazio. Frutto della fusione tra Elsag e Datamat, avvenuta la scorsa estate, la neonata azienda del gruppo Finmeccanica nei giorni scorsi ha partecipato alla seconda edizione del Mast (Maritime systems and technology) di Genova, manifestazione a cui sono intervenute le principali istituzioni della difesa, il mondo accademico e le imprese che operano nel settore della sicurezza marittima. In questa occasione ha presentato al pubblico una selezione dei propri sistemi più avanzati, esponendo le console dell’ “Action speed tactical trainer” (ASTT), già in dotazione alla Marina militare italiana per l’addestramento dei team di comando nel corso dell’iter formativo, dei team operativi nell’utilizzo delle procedure, e del personale addetto ai sistemi di comando e controllo. Si tratta di un allenatore tattico che si basa sulla simulazione e che è stato installato per la prima volta al centro di addestramento della Marina di Taranto nel 1983; nel 2002 ne è stata realizzata una versione aggiornata. Un’innovazione nel settore presentata al salone di Genova, ma che sarà disponibile sul mercato solo a partire dal 2008, è invece il Multi data link processor (M-DLP), un sistema multipiattaforma in grado di integrare diversi link; garantisce infatti l’interoperabilità tra le varie unità navali, avioniche, terrestri e i rispettivi posti di comando grazie alla capacità operativa multipla di interscambio e gestione dati. Elsag Datamat ha inoltre organizzato nelle scorse settimane a Roma il primo convegno dell’Osservatorio sulla sicurezza nazionale, il tavolo, istituito dall’azienda con il Cemiss (Centro militare studi strategici), che riunisce ventisei soggetti partner tra istituzioni e aziende del settore, che potrebbero, in un prossimo futuro, costituirsi in associazione. L’iniziativa nasce dall’intenzione di costituire un assetto operativo in grado di fornire una risposta alle minacce creando, con l’apporto specifico dei diversi settori attivi nella homeland security (campo militare, istituzioni per la sicurezza, mondo accademico e industriale), una diffusa cultura della sicurezza. L’Osn si propone infatti di rappresentare un luogo di confronto su esperienze e modelli logici e di interazione tra diversi approcci per valorizzare il patrimonio esistente e sviluppare strumenti condivisi nel campo della sicurezza. Tra gli obiettivi, inoltre, quello di mettere in contatto le organizzazioni che gestiscono le infrastrutture con le istituzioni deputate alla sicurezza e le Forze Armate, oltre alla definizione, con il supporto dell’industria e del mondo accademico, di strategie e progetti integrati di sicurezza nazionale e all’elaborazione delle linee guida nell’interazione tra i settori pubblico e privato.