Emergenza incidenti stradali: più formazione e consapevolezza

Redazione

Appena 20 ore fa una bambina di diciassette mesi e’ stata travolta e uccisa da un camion che faceva manovra e il cui conducente si e’ reso irreperibile e poi successivamente identificato. Il fatto e’ accaduto a Marano, popoloso comune a nord di Napoli. A questo non tarda ad arrivare l’intervento duro del Presidente del “Centro Studi Europeo per la Sicurezza Stradale” il dr. Luca Frongia , che afferma – siamo di fronte ad un emergenza assoluta senza fine. Nelle scorse ore continua il presidente del CSESS, ci sono stati episodi gravissimi da nord a sud , come per il centauro, di Mola di Bari, a bordo della sua moto, mentre stava eseguendo un sorpasso, è stato travolto da una autovettura , il cui conducente, non accorgendosi della presenza della moto, ha intrapreso la medesima manovra per superare l’auto che lo precedeva. L’impatto, tra la moto e l’auto, ha scaraventato il motociclista fuori strada su un albero provocandone la morte sul colpo. E ancora , sottolinea Frongia – l’episodio terribile dell’ incidente in cui ha perso la vita il poliziotto 28enne di Capriati al Volturno Giuseppe Iacovone mentre durante un inseguimento di un suv scuro lungo la Statale 85 nella provincia di Isernia, a bordo di un’Audi Q7, o forse Q5, ha eluso l’alt degli agenti, che è costato la vita al giovane Iacovone. Intanto, migliorano le condizioni del secondo poliziotto che viaggiava sul lato passeggero. Il 39enne di Baranello, A. D. G. , è ricoverato al Cardarelli di Campobasso per diverse fratture agli arti ed è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.
Siamo di fronte ad una vera emergenza , una strage silenziosa che i media e le istituzioni si accorgono solo per gli episodi gravi , ma allo stesso modo non si fa nulla per la prevenzione e migliorare la cultura ad un educazione stradale. Si investono milioni di euro in corsi che non hanno nessuna efficacia come per le campagne di sensibilizzazione.  “Mi sento di dire che in Italia – afferma Frongia – certe incoscienze non dovrebbero accadere ,un paese civile come il nostro,dovrebbe essere di esempio ad altri, ma purtroppo se questo fenomeno molte volte denunciato dal nostro Centro e le associazioni partner restano inascoltate e non lamentiamoci o non meravigliamoci perché questi siamo noi, non arrabbiamoci con le forze di Polizia quando ci sanzionano siamo stati noi stessi a chiedergli di farlo, loro sono li per questo per far rispettare la il CdS e la sicurezza stradale cosa che molti di noi stanno dimenticando, non piangiamo se poi qualche pirata della strada ci ammazza il figlio o la figlia, perché in un certo modo ne siamo complici al tempo stesso, dobbiamo avere il coraggio di denunciare e collaborare con le forze di polizia a far assicurare questi criminali alla giustizia prima che facciano altri danni”. “Per debellare il fenomeno delle vittime della strada – conclude Frongia – che purtroppo la nostra Nazione mantiene come triste primato Nazionale ed Europeo, bisogna cambiare modo di essere e di pensare e quindi in una sola parola, una nuova cultura di vita sociale , piu formazione tra i giovani e meno giovani compresi gli automobilisti professionali come gli autotrasportatori e chi comunque usa l’autovettura per uso professionale in sintesi guidare con responsabilità”.