Parlare di green economy significa parlare di un processo in atto già da qualche anno in molte economie mondiali, in primo luogo in quelle dell’Unione Europea, oggetto di grande attenzione mediatica in quanto il cambiamento verde dei modi di progettare e produrre è sempre più spesso visto come principale via d’uscita dalla crisi economica mondiale che stiamo vivendo. Il tema della green economy è anche al centro della Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile denominata “Rio+20”, che si terrà nel prossimo giugno”. Con queste parole il commissario ENEA Giovanni Lelli ha introdotto oggi la presentazione del libro “Sostenibilità dei sistemi produttivi: strumenti e tecnologie verso la green economy”, pubblicato dall’ENEA e curato dall’Unità Tecnica Tecnologie Ambientali, anche con il contributo di esperti universitari e di altri centri di ricerca.“Il libro testimonia come il ruolo assegnato all’ENEA – continua l’ing. Lelli – costituisca un riferimento per il Paese sui temi della sostenibilità dei sistemi produttivi e della green economy. L’ENEA, con le attività di ricerca e sviluppo e di trasferimento tecnologico alle imprese, e di supporto tecnico-scientifico alle Amministrazioni centrali e locali dello Stato, si propone tra i principali attori in grado di indirizzare il nostro Paese sui percorsi virtuosi necessari al sistema della produzione e dei servizi per dare piena attuazione ai principi della green economy”.In quest’ottica il volume identifica ed illustra un insieme di strumenti integrati, una sorta di “cassetta degli attrezzi” da impiegare per contribuire alla transizione verso la green economy, intesa come un nuovo sistema socio economico che interessa ogni settore produttivo. Il libro è uno dei primi tentativi di descrizione sistematica dei diversi strumenti di programmazione, progettazione, pianificazione, intervento, eco-innovazione, monitoraggio, controllo, da utilizzare per un approccio integrato, l’unico approccio che può essere considerato adeguato per la sostenibilità dei sistemi produttivi, siano essi riferiti a singoli processi o prodotti/servizi o ad intere aree e distretti industriali. Questo approccio infatti – tra l’altro richiesto dal Piano di azione sulle tecnologie ambientali dell’Unione Europea – è l’unico che consente di affrontare contemporaneamente gli aspetti della sostenibilità sociale e ambientale e della competitività economica.Nel volume molta attenzione è dedicata agli aspetti tecnico-scientifici e alle tecnologie; agli aspetti sociali ed economici sono dedicati i capitoli su green jobs, sviluppo economico sostenibile e contabilità ambientale. Il libro offre una panoramica anche su politiche, strategie, normative e strumenti legislativi necessari per il percorso della sostenibilità.Particolare enfasi nel libro è data al concetto di “simbiosi industriale”, cioè l’insieme degli scambi di risorse, inclusi scarti e sottoprodotti, tra due o più industrie con relativi benefici ambientali (riduzione del consumo di risorse, di emissioni di inquinanti e di rifiuti) ed economici (riduzione dei costi di approvvigionamento delle materie prime ed energia e dei costi di smaltimento dei rifiuti prodotti dalle attività industriali). La simbiosi industriale può essere considerata tra gli strumenti più innovativi che oggi si possono mettere in campo sui percorsi della green economy e dello sviluppo sostenibile. L’ENEA ha già avviato un progetto sulla simbiosi industriale, come descritto in chiusura del libro, che prevede, tra l’altro, la realizzazione della piattaforma regionale di simbiosi industriale in Sicilia, prima applicazione in Italia.