Energia e agro-fotovoltaico: evoluzioni dei PPA nel post COVID 19

redazione

Circa 200 persone hanno partecipato al webinar “Sviluppo e agro-fotovoltaico: sostenibilità e bancabilità del nuovo primario” dell’11 giugno organizzato da Moroni&Partners, interessante occasione  per comprendere le potenzialità di sviluppo del settore fotovoltaico post-pandemia. La combinazione di produzione agricola e produzione di energia sullo stesso terreno rappresenta infatti un’interessante opportunità sia per le aziende agricole, che possono differenziare il loro business e valorizzare meglio parte dei terreni mantenendo l’attenzione alla coltivazione, sia per i produttori di energia che possono ottimizzare costi di gestione e di manutenzione attraverso l’affidamento di una parte delle attività al partner agricolo.

L’evento è stato l’occasione per un’analisi dettagliata, a cura di EGO, della situazione presente e futura del mercato elettrico alla luce della recente emergenza sanitaria ed economica, nel corso della quale si è verificato un calo dei consumi di energia elettrica. In particolare, nel mese di marzo c’è stata una riduzione di circa il 10% rispetto a marzo 2019, che è arrivato al 17% nel mese di aprile – rispetto ad aprile 2019 – per poi risalire nel mese di maggio in cui si è tornati a meno 10% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Più critico l’effetto sul prezzo dell’energia, fortemente influenzato oltre che dal calo dei consumi dal prezzo del gas, che ha registrato nel periodo marzo-maggio 2020 un calo del 50% nei confronti del prezzo medio del 2019.

Gli effetti positivi comunque ci sono stati, sintetizzabili in un forte calo nel consumo di idrocarburi e di carbone con conseguente riduzione delle emissioni di CO2, il che fa pensare che l’emergenza COVID possa essere considerata un elemento di accelerazione verso la decarbonizzazione.

 

“Durante la fase tre dell’emergenza stiamo assistendo a una graduale ripresa dei consumi, con prezzi spot che rimangono sempre molto bassi e con prospettive di parziale risalita solo verso fine anno. Prevediamo infatti un prezzo medio di base load sull’intero 2020 di circa 36,00 Euro/MWh, nettamente inferiore al minimo storico (da quando nel 2004 è stata istituita la Borsa Elettrica) registrato nel  2016: 42,78 Euro/MWh”, ha affermato Stefano Cavriani, direttore e fondatore di EGO Energy, ”Tutto questo ha un impatto significativo sui PPA, per i quali è necessario prevedere formule contrattuali più articolate: non più soltanto prezzo fisso ma anche prezzo variabile con cap & floor oppure floor + profit-sharing, piuttosto che formule che prevedono un prezzo variabile nel periodo iniziale e un fixing successivo, o eventualmente con  meccanismo di «accumulo» di riserva economica in caso di significativi scostamenti di prezzo sfavorevoli per una o per l’altra Parte.

 

../…

./..

 

 

 

Per quanto riguarda la partecipazione delle FER non programmabili al mercato elettrico avranno un ruolo importante gli accumuli e sempre di più servirà attrezzarsi per gestire gli impianti rinnovabili come elementi attivi del sistema (e non solo passivi)”.

 

Il webinar ha comunque fatto intravedere segnali di ottimismo, le criticità maggiori ad oggi sono infatti dovute agli aspetti burocratici e di autorizzazione, e non alla mancanza di capitali e di interesse da parte degli investitori. A questo si aggiunge un maggior sensibilità nei confronti dell’energia green e un abbassamento dei prezzi della tecnologia.