Energia, Udicon: “Taglio bollette priorità per evitare bomba sociale”

“Paghiamo diversi errori sulle strategie energetiche adottate fino ad oggi. I prezzi di gas e luce sono fuori controllo. La spesa di tutti giorni sempre più cara, mentre tornano ad aumentare i tassi su mutui e prestiti personali. L’impennata dei costi dell’energia, amplificata dalle manovre speculative, sta provocando una serie di reazioni a catena che Governo ed Europa non sembrano in grado di controllare. I dati confermano le nostre supposizioni: il 33% dei consumatori non riuscirà a pagare la bolletta entro la fine dell’anno”, così in una nota il Presidente nazionale di Udicon, Denis Nesci.

“L’Europa appare sempre più indifesa, le misure che vuole mettere in campo appaiono inadeguate. E in Italia l’unico argine al caos sono i provvedimenti tampone varati da un governo dimissionario. Le misure finora proposte per risolvere l’emergenza energetica non bastano, perché non affrontano il problema centrale: la fissazione di un tetto europeo al prezzo del gas e un tetto sugli extraprofitti delle imprese energivore. E non bastano perché le altre misure, seppur importantissime, prevedono tempi molto più lunghi” aggiunge il Presidente. “Di questo passo proteste sociali, desertificazione industriale e recessione sono dietro l’angolo. Questa crisi energetica richiede alle Istituzioni una risposta coraggiosa. Ma immediata. L’Europa deve inevitabilmente mettere a disposizione risorse ingenti. Prima che sia troppo tardi per famiglie e imprese”, conclude Nesci.