Energie "verdi": Gran Bretagna investe nel mare

Elena Scambelluri

Nel Regno Unito un montepremi da 20 milioni di sterline per i due progetti eco-energetici che sfruttano moto ondoso e maree. Obbiettivo del concorso annunciato dal Governo, è favorire la crescita del settore che potrebbe generare fino al 20% del fabbisogno energetico del Paesi. L’Energy Marine Demonstrator Array (Mead) fa parte di un progetto coordinato di sostegno all’innovazione per le tecnologie marine del Low Carbon Innovation Co-Ordination Group. Come riferisce il Guardian, il mega-finanziamento da 20 milioni di sterline (pari a quasi 24 milioni di euro) verrà utilizzato dalle due aziende vincitrici, annunciate entro la fine dell’anno, per la realizzazione dei progetti pilota. “ Il Mead ci porterà a compiere un passo fondamentale verso la realizzazioni delle nostre ambizioni di generare elettrica dalle onde e dalle maree” – ha commentato il Ministro dell’Energia e del Cambiamento Climatico, Greg Barker – “in questo modo si potranno alimentare le case e le imprese di tutto il Regno Unito con acqua pulita ed elettricità “verde”. La Gran Bretagna possiede le carte per diventare leader mondiale dello sfruttamento dell’energia del mare: degli otto dispositivi completi installati in tutto il mondo, sette sono in acque britanniche e circa la metà delle aziende leader nel settore si trovano nel Paese. Per riuscire a non perdere il vantaggio finora acquisito, a febbraio i parlamentari hanno chiesto al Governo di aumentare il sostegno economico sulle tecnologie che sfruttano vento e mare, sostenendo che il Regno Unito potrebbe essere superato da Paesi concorrenti, se non si continuasse a fornire aiuti e sostegno al settore.