Environmental defense fund partecipa a Cop26


L’Environmental Defense Fund (EDF) è tra i protagonisti della COP26 in tema di riduzione delle emissioni di metano dall’industria energetica, agricoltura, rifiuti o fonti causate dall’uomo. L’argomento sarà affrontato nell’ambito del Methane Moment, un padiglione allestito nella Blue Zone della COP26 in collaborazione con altri partner internazionali, tra cui UNEP, Clean Air Task Force, Climate & Clean Air Coalition, World Resources Institute, all’interno del quale saranno previsti incontri, scambi ed eventi.

Il tema delle emissioni di metano spicca nell’agenda internazionale di questo 2021, sia in ambito G20 che in ambito COP26. Il Vertice del G20 a Roma ha visto il lancio dell’IMEO (International Methane Emissions Observatory) – un’iniziativa sotto l’egida dell’UNEP cui ha partecipato anche EDF – che coinvolge governi e aziende in tutto il mondo per accelerare la riduzione emissiva tramite la raccolta di dati avanzati, e grazie alla quale saranno monitorati gli impegni degli stati firmatari del Global Methane Pledge. Questa seconda iniziativa sul metano, annunciata lo scorso settembre e varata martedì 2 novembre a Glasgow, riflette uno sforzo guidato da UE e USA che ha già coinvolto oltre 20 paesi. L’Italia è stata tra i primi a sostenere l’impegno di ridurre le emissioni globali di metano del 30% al 2030.

A livello italiano, EDF è attiva dal 2019. Il 21 ottobre scorso, l’attualità del tema ha spinto l’associazione Amici della Terra, in collaborazione con l’Environmental Defense Fund, ad inviare al Presidente del Consiglio Mario Draghi un documento di “Indirizzi per una Strategia italiana sulle emissioni di metano della filiera del gas naturale”. La strategia italiana è il frutto di un lavoro condiviso nel 2021 con le principali industrie e associazioni italiane del gas naturale per raggiungere una serie di precisi obiettivi ed impegni volti a contenere le emissioni di metano al 2030. Si tratta del primo accordo che esprime la volontà delle principali industrie di uno stato membro a ridurre le emissioni di metano dalla filiera del gas naturale. 

Sempre in Italia, nell’ambito del programma All4Climate – Italy 2021, dedicato agli eventi collaterali della COP26, l’Environmental Defense Fund ha promosso due conferenze su argomenti innovativi: “La ricerca spaziale ai fini del monitoraggio ambientale” e “Per una responsabilità etico-climatica transnazionale”. La prima ha passato in rassegna i nuovi strumenti di telerilevamento satellitare peridentificare le emissioni dallo spazio, e ha coinvolto i massimi esperti internazionali del settore. Ne è emerso il ruolo centrale di queste tecnologie per lo sviluppo di decisioni strategiche da parte di governi e imprese. La seconda si è posta l’obiettivo di promuovere un’attenta riflessione sulla responsabilità dei paesi consumatori di combustibili fossili in merito alle emissioni climalteranti dei paesi fornitori.

Commentando il lancio della Global Methane Pledge e il lavoro svolto da EDF a livello nazionale, Dagmar Droogsma, AVP European Strategy & Engagement di EDF, ha dichiarato: “La Global Methane Pledge, lanciata martedì a Glasgow, è un importante passo per affrontare il problema delle emissioni di metano a livello globale. La COP26 farà pressione su altri paesi affinché aderiscano all’impegno. Applaudiamo all’Italia come una delle prime nazioni a sostenere l’iniziativa. Accogliamo anche con favore il fatto che le principali industrie italiane del gas abbiano recentemente firmato una strategia per ridurre le emissioni di metano dalla filiera italiana del gas naturale.”

Ilaria Restifo, rappresentante italiana, ha aggiunto: “Siamo soddisfatti del lavoro svolto in questi anni. Resta ancora lavoro da fare per tradurre gli impegni in azioni concrete. Il contributo del metano al riscaldamento globale sembra adesso essere ampiamente riconosciuto dai settori di interesse. Guardando oltre la COP26, il prossimo importante appuntamento sarà la proposta legislativa dell’UE sulla strategia per ridurre le emissioni di metano in Europa, dopo il voto in plenaria del Parlamento dello scorso 21 ottobre.”