Esprinet: la performance del terzo trimestre conferma la fase di forte crescita del gruppo

redazione

Il Consiglio di Amministrazione di ESPRINET (PRT:IM), leader nel sud Europa nella distribuzione di IT, Consumer Electronics e Advanced Solutions, ha approvato in data odierna il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2020.

 

Alessandro Cattani, Amministratore Delegato di ESPRINET: L’eccellente performance finanziaria del Gruppo nel corso dei primi 9 mesi del 2020, superiore alle aspettative, è la testimonianza della forza del nostro modello di business. Il consolidamento delle quote di mercato in tutti i paesi in cui operiamo è il segno che sempre più clienti scelgono ESPRINET come fornitore affidabile di prodotti e soluzioni tecnologiche che nell’attuale contesto pandemico hanno dimostrato la loro criticità nel garantire la continuità aziendale e la cui domanda è prevista in forte crescita anche in futuro. Il 2020 è stato inoltre caratterizzato dall’acquisizione di GTI Group, con cui rafforziamo significativamente la nostra presenza nel Sud Europa diventando il secondo player nel segmento delle Advanced Solutions sia in Italia che in Spagna oltre a garantire una forte accelerazione alla strategia di presidio della distribuzione “a consumo” in particolare nel segmento Cloud dove GTI è il leader indiscusso nel mercato spagnolo. Siamo particolarmente soddisfatti del risultato ottenuto in termini di ROCE, KPI scelto ai fini della creazione di valore per gli azionisti, che si attesta al 15,7% grazie alla gestione efficiente del cash conversion cycle e all’incremento della redditività operativa. Continuiamo inoltre ad essere una fonte di stabilità per i nostri clienti e fornitori che devono affrontare condizioni di mercato difficili: alla luce di questi elementi rivediamo al rialzo la guidance per l’esercizio 2020, nel quale prevediamo di registrare ricavi superiori a 4,4 miliardi di euro e un EBITDA adjusted superiore a 62 milioni di euro includendo il contributo del consolidamento nel quarto trimestre di GTI.”

 

 

 

 

Q3-20, REDDITIVITÀ RECORD: EBITDA ADJ. 17,7 M€, EBIT ADJ. 14,1 M€, UTILE NETTO 9,8 M€

 

ESPRINET registra il terzo trimestre consecutivo di crescita nel 2020, con Ricavi pari a 1.124 milioni di euro, +26% rispetto a 894 milioni di euro nel Q3 19 (dopo un +4% nel Q1 e un +9% nel Q2).

 

Il Margine Commerciale Lordo è pari a 45,9 milioni di euro ed evidenzia un aumento del +22% rispetto al Q3 19 (37,8 milioni di euro) per effetto dei maggiori ricavi che hanno controbilanciato la leggera riduzione del margine percentuale (4,09% contro 4,23%) dovuto all’effetto mix conseguente alla forte crescita del peso delle vendite di PC e Smartphone.

 

L’EBITDA adjusted, è pari a 17,7 milioni di euro, +76% rispetto a 10,0 milioni di euro nel Q3 19, calcolato al lordo di costi one-off pari a 1,2 milioni di euro legati alla cessazione del rapporto con l’ex consigliere e CFO del Gruppo. Si registra una riduzione del 2% negli “Altri costi operativi”, pari a 12,8 milioni di euro rispetto a 13,1 milioni di euro nel Q3 19.

 

L’EBIT adjusted, al lordo dei costi one-off sopra citati, è pari a 14,1 milioni di euro, in significativa crescita rispetto a 6,7 milioni di euro nel Q3 19. L’EBIT è pari a 13,0 milioni di euro, registrando un incremento del +95% rispetto a 6,7 milioni di euro nel Q3 19.

 

L’Utile ante imposte è pari a 12,5 milioni di euro, in forte aumento rispetto a 3,1 milioni di euro nel Q3 19.

 

L’Utile Netto è pari a 9,8 milioni di euro, in significativo incremento rispetto a 1,8 milioni di euro nel Q3 19; si evidenzia che il tax rate scontava nel Q3 19 l’effetto di alcune poste straordinarie non ripetute nel Q3 20.

 

9M-20, REDDITIVITÀ FORTEMENTE INCREMENTATA GRAZIE A CRESCITA DEI VOLUMI, CUSTOMER SATISFACTION ED EFFICIENTE STRUTTURA DEI COSTI

 

I Ricavi dei primi 9 mesi sono pari a 2.959 milioni di euro, +13% rispetto a 2.611 milioni di euro nei 9M 19.

 

Il Margine Commerciale Lordo è pari a 128,7 milioni di euro ed evidenzia un aumento del +8% rispetto ai 9M 19 (119,2 milioni di euro) per effetto dei maggiori ricavi che hanno controbilanciato la leggera riduzione del margine percentuale (4,35% contro 4,57%) e nonostante l’effetto diluitivo legato alla riduzione di ricavi e margini di Celly causata dalla parziale interruzione di attività subita durante il periodo di marzo e aprile per effetto delle restrizioni di legge connesse alla gestione del COVID-19.

 

L’EBITDA adjusted, calcolato al lordo di costi one-off per 2,3 milioni di euro[1], è pari a 41,6 milioni di euro, +36% rispetto a 30,6 milioni di euro nei 9M 19.

 

L’EBIT adjusted, al lordo di 3,4 milioni di euro di oneri non ricorrenti[2], è pari a 30,9 milioni di euro, +50% rispetto a 20,6 milioni di euro nei 9M 19. L’EBIT è pari a 27,6 milioni di euro, +34% rispetto a 20,6 milioni di euro nei 9M 19.

 

L’Utile ante imposte è pari a 23,3 milioni di euro, +75% rispetto a 13,3 milioni di euro nei 9M 19, anche per effetto della significativa riduzione delle perdite su cambi attribuibile al cambio €/$ e di minori oneri finanziari che nel 2019 scontavano 0,9 milioni di euro per l’estinzione anticipata di finanziamenti a medio termine.

 

L’Utile Netto è pari a 17,5 milioni di euro, +87% rispetto a 9,4 milioni di euro nei 9M 19.

 

RICAVI +13%: SMARTWORKING ED E-LEARNING TRAINANO LE CRESCITE DI PC (+21%) E SMARTPHONE (+29%)

 

Nei primi 9 mesi del 2020 il mercato[3] degli IT Clients ha registrato una crescita del +13%, trainata dal forte aumento della domanda di PC (+25%), mentre il Printing segna una performance del -5%. Nel mercato dei Consumer Electronics i driver della crescita sono stati Smartphone (+5%) ed Elettrodomestici (+23%). Le Advanced Solutions registrano una crescita del +6% trainata dalla domanda di Software, Servizi, Cloud, in grado di compensare la minor richiesta di componenti Hardware (-4%).

Il Gruppo ha continuato ad agire da one-stop-shop nella supply chain IT supportando, grazie alla completezza del proprio portafoglio di prodotti e soluzioni, la sempre più elevata richiesta di tecnologie in grado di abilitare smartworking ed e-learning. I Ricavi sono pari a 2.959 milioni di euro, +13% rispetto a 2.611 milioni di euro nei 9M 19, con un +19% nel segmento Consumer Electronics trainato dalla crescita di Smartphone (+29%) ed Elettrodomestici (+22%), e un +15% nel segmento IT Clients per effetto del forte incremento dei PC (+21%). Nel segmento Advanced Solutions i ricavi relativi a Software, Servizi e Cloud crescono del +12%, in parte compensando la diminuzione dei componenti Hardware (-13%).

 

MARKET SHARE IN PROGRESSIVA ESPANSIONE NEI PAESI DI RIFERIMENTO

 

Nei primi 9 mesi del 2020 tutti i mercati di riferimento hanno registrato una crescita: secondo i dati Context, l’Italia vale 6,0 miliardi di euro (+10,5% rispetto ai 9M 19), la Spagna 4,2 miliardi di euro (+9,3%) e il Portogallo 991 milioni di euro (+6,1%). ESPRINET sovraperforma il mercato consolidando le proprie quote in tutti i Paesi in cui opera e nei primi 9 mesi del 2020 registra il miglior risultato degli ultimi anni.

 

RICAVI IN CRESCITA IN ENTRAMBI I SEGMENTI “BUSINESS” E “CONSUMER”

 

Nei 9M 20 il mercato ha registrato una crescita del +8% nel Segmento Business (IT Reseller) e del +13% nel Segmento Consumer (Retailer, E-tailer). I Ricavi del Gruppo mostrano una crescita sia nel Segmento Business (+9%) che nel Segmento Consumer (+18%); in questo contesto ESPRINET ha contribuito a garantire la business continuity degli utilizzatori finali degli IT Reseller, facendo inoltre fronte ai picchi di domanda del canale Retailer ed E-tailer.

 

CASH CONVERSION CYCLE PARI A 8 GIORNI, LA MIGLIOR PERFORMANCE DI SEMPRE

 

Il Cash Conversion Cycle[4] registra la miglior performance di sempre chiudendo a 8 giorni (-5 giorni rispetto al Q2 20 e -18 giorni rispetto al Q3 19). In particolare si evidenziano le seguenti dinamiche:

  • giorni di rotazione delle rimanenze di magazzino (DSI): -3 giorni vs Q2 20 (-6 giorni vs Q3 19),
  • giorni di pagamento dei clienti (DSO): -1 giorno vs Q2 20 (-1 giorno vs Q3 19),
  • giorni di pagamento ai fornitori (DPO): +1 giorno vs Q2 20 (+12 giorni vs Q3 19).

 

 

 

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA NEGATIVA PER 14,5 M€ (183,6 M€ NEI 9M 19)

 

La Posizione Finanziaria Netta, influenzata da fattori tecnici quali la stagionalità del business e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell’anno che non la rendono pertanto rappresentativa dei livelli medi di indebitamento finanziario netto osservati nei primi 9 mesi del 2020, è negativa per 14,5 milioni di euro, in flessione rispetto al 30 giugno 2020 (positiva per 113,2 milioni di euro) ed in miglioramento rispetto al 30 settembre 2019 (negativa per 183,6 milioni di euro). Essa è strettamente influenzata dalla gestione del Capitale Circolante (pari a 206,6 milioni di euro contro 61,5 milioni di euro al 30 giugno 2020 e 347,3 milioni di euro al 30 settembre 2019) il cui risultato è influenzato anche dal grado di utilizzo del factoring, della cartolarizzazione e delle forme tecniche di anticipazione dell’incasso dei crediti dotate di effetti analoghi – i.e. il “confirming” -, programmi che hanno generato un impatto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati quantificabile in circa 370 milioni di euro, in aumento rispetto ai 311 milioni di euro al 30 settembre 2019.

 

GESTIONE EFFICIENTE DEL CASH CONVERSION CYCLE E INCREMENTO DELLA REDDITIVITÀ OPERATIVA SPINGONO IL ROCE AL 15,7%

 

Il ROCE segna un incremento significativo attestandosi al 15,7%, rispetto all’8,2% dei 9M 19. Le principali dinamiche sottese a tale andamento sono così sintetizzabili:

–      il “NOPAT – Net Operating Profit Less Adjusted Taxes” risulta in crescita rispetto ai primi 9M 2019;

–      il Capitale Investito Netto Medio, misurato al lordo degli effetti dell’introduzione dell’IFRS 16, si riduce in misura superiore (-38%) per effetto del contenimento del Capitale Circolante Netto Medio.

 

€/milioni 9M 2020 H1 2020 9M 2019
Utile Operativo (EBIT) LTM[5] 52,6 42,6 44,6
NOPAT[6] 38,9 31,7 33,0
Capitale Investito Netto Medio[7] 248,5 277,3 400,3
ROCE[8] 15,7% 11,4% 8,2%

 

GUIDANCE 2020 RIVISTA AL RIALZO

 

La significativa crescita dei volumi, unitamente agli effetti delle azioni intraprese sul fronte della customer satisfaction e della struttura dei costi, hanno consentito di raggiungere nei primi 9 mesi del 2020 performance superiori alle aspettative. Anche sulla base del positivo andamento dei ricavi nel mese di ottobre e della centralità dell’industry della distribuzione IT nell’attuale contesto globale, il Gruppo ESPRINET rivede al rialzo la guidance per l’esercizio 2020 prevedendo ricavi superiori a 4,4 miliardi di euro (in crescita di oltre l’11% rispetto ai 3.950 miloni di euro del 2019) e un EBITDA adjusted superiore a 62 M€, entrambi i valori includenti il contributo per il quarto trimestre 2020 derivante dal consolidamento di GTI.

 

 

 

 

FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEL TRIMESTRE

 

In data 1° ottobre ESPRINET, tramite la sub-holding per le attività spagnole Esprinet Iberica S.l.u., ha siglato il closing per l’acquisto di GTI, il distributore di software e soluzioni “cloud” leader in Spagna. L’operazione posiziona il Gruppo come secondo player nel segmento delle Advanced Solutions anche in Spagna ed è coerente con la strategia del Gruppo di affermarsi come player di riferimento nel segmento Software as a Service (“SaaS”) e Infrastructure as a Service (“IaaS”), assecondando il progressivo affermarsi di un modello di vendita di tecnologia “a consumo” rispetto alla tradizionale modalità “transazionale”.

 

In linea con la strategia di maggior presidio delle nicchie ad alto margine nel segmento Consumer Electronics, in data 28 ottobre ESPRINET ha acquistato il residuo 15% del capitale sociale di Celly S.p.A.. L’operazione è propedeutica alla successiva fusione per incorporazione di Celly S.p.A. nella Capogruppo, che consentirà di beneficiare di sinergie commerciali e operative; con l’obiettivo di accelerare il processo di integrazione di dipendenti, clienti, fornitori e processi, ESPRINET avvierà a breve le operazioni necessarie per procedere con l’affitto dell’azienda entro il primo trimestre del 2021.

 

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Pietro Aglianò, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154-bis del Decreto Legislativo n. 58/1998 (T.U.F. – Testo Unico della Finanza) che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

[1] Di cui 0,9 milioni di euro legati all’operazione finalizzata all’acquisizione di GTI, 1,2 milioni di euro legati alla cessazione del rapporto con l’ex consigliere e CFO del Gruppo e 0,2 milioni di euro sostenuti per far fronte alla pandemia da Covid-19.

[2] Di cui 2,3 milioni di euro di costi one-off di cui alla nota 2 e 1,1 milioni di euro di impairment del goodwill relativo alla CGU attribuibile alla distribuzione di accessori per la telefonia mobile di cui si occupa la controllata Celly.

[3] Fonte: Context.

[4] Pari alla media degli ultimi 4 trimestri dei giorni di rotazione del Capitale Circolante Commerciale Netto determinato come sommatoria di crediti verso clienti, rimanenze e debiti verso fornitori.

[5] Pari alla sommatoria degli EBIT – escludendo gli effetti del principio contabile IFRS16 – degli ultimi 4 trimestri.

[6] Utile Operativo (EBIT) LTM, come sopra definito, al netto delle imposte calcolate al tax rate effettivo dell’ultimo bilancio consolidato annuale pubblicato.

[7] Pari alla media degli “Impieghi” alla data di chiusura del periodo e alle 4 precedenti date di chiusura trimestrali (con esclusione degli effetti patrimoniali dell’IFRS 16).

[8] Pari al rapporto tra (a) NOPAT, come sopra definito, e (b) il capitale investito netto medio come sopra definito.