Esprinet registra risultati h1 2020 in forte crescita

redazione

Il Consiglio di Amministrazione di ESPRINET (PRT:IM) ha approvato in data odierna la Relazione Finanziaria Semestrale consolidata al 30 giugno 2020.

 

Alessandro Cattani, Amministratore Delegato di ESPRINET: “Forte posizionamento competitivo, chiarezza degli obiettivi, coesione e flessibilità del team, ampiezza del portafoglio prodotti, e solidità finanziaria hanno confermato la centralità del ruolo di ESPRINET nella supply chain IT. Nonostante le interruzioni della catena di fornitura, le misure di contenimento adottate dai governi e l’incertezza del contesto economico, abbiamo garantito e garantiamo affidabilità e stabilità a fornitori e clienti soddisfacendo la crescente domanda di digitalizzazione.

Abbiamo registrato il miglior risultato di ROCE degli ultimi 18 trimestri grazie alla forte focalizzazione sul miglioramento del circolante.

Continuiamo a far evolvere il nostro portafoglio in aree con il maggiore potenziale di crescita sul lungo periodo: l’acquisizione di GTI, il distributore di software e soluzioni “cloud” leader in Spagna, per la quale è già stata ottenuta l’autorizzazione antitrust spagnola, è un passo importante in questa direzione. I risultati del primo semestre e le ottime performance di luglio e agosto, che hanno registrato ricavi in crescita di circa 180 M€ pari a un +32% sull’analogo bimestre del 2019, ci consentono di stimare per l’esercizio 2020, non conteggiando l’effetto del consolidamento di GTI, ricavi superiori a 4,3 miliardi di euro. L’EBITDA Adjusted è atteso nel range tra 56 e 61 M€ in forte crescita rispetto al 2019, preludio della progressiva focalizzazione sulla redditività quale principale driver per la crescita del ROCE.”

 

 

 

RICAVI +7%: SMARTWORKING ED E-LEARNING TRAINANO LE CRESCITE DI PC (+11%) E SMARTPHONE (+23%)

 

Nel H1 2020 il ricorso massivo e inevitabile a smartworking ed e-learning ha richiesto la rapida ed efficace implementazione delle soluzioni IT più all’avanguardia, nonché la piena disponibilità dei device: in questo contesto il Gruppo, grazie alla completezza del suo portafoglio di prodotti e soluzioni end-to-end, ha fornito una risposta rapida ed efficace alle esigenze dei clienti confermando il proprio ruolo di one-stop-shop nella supply chain IT.

 

Il mercato[1] degli IT Clients ha registrato una crescita del +6%, trainata dal forte aumento della domanda di PC con crescite a doppia cifra a partire da marzo, mentre il Printing segna una performance del -9% nel semestre. Per quanto riguarda il mercato dei Consumer Electronics, i driver della crescita post lockdown sono stati Smartphone (+64% a giugno 2020) ed Elettrodomestici (+61% a maggio 2020, +43% a giugno 2020). Le Advanced Solutions registrano nel semestre una crescita del +5% trainate dalla domanda di Software, Servizi, Cloud, in grado di compensare la minor richiesta dei componenti Hardware (-5%).

 

I Ricavi sono pari a 1.834,7 milioni di euro, +7% rispetto a 1.717,5 milioni di euro nel H1 2019, con un +15% nel segmento Consumer Electronics trainato dalla crescita del +23% degli Smartphone, e un +5% nel segmento IT Clients per effetto del forte incremento dei PC (+11%). Nel segmento Advanced Solutions i ricavi relativi a Software, Servizi e Cloud crescono del +21% anche per effetto degli investimenti delle imprese e delle istituzioni governative per garantire il funzionamento da remoto delle proprie attività.

 

CRESCITA RECORD NEL Q2 2020, +9% CON FORTE RECUPERO A MAGGIO E GIUGNO

 

Dopo un Q1 2020 con ricavi in crescita del +4% a 913,8 milioni di euro, nel Q2 2020 il Gruppo ha registrato Ricavi pari a 920,9 milioni di euro, +9% rispetto al Q2 2019 (842,0 milioni di euro) grazie alle ottime performance nei mesi di maggio e giugno che hanno più che compensato il calo del -19% registrato ad aprile. ESPRINET consolida le proprie quote di mercato e nel Q2 2020 registra il miglior risultato degli ultimi anni in tutti i mercati di riferimento.

L’andamento favorevole dei ricavi si conferma ulteriormente nel bimestre luglio-agosto che ha registrato ricavi in crescita di circa 180 milioni di euro pari ad un +32% sull’analogo bimestre del 2019.

 

ESPRINET SI CONSOLIDA IN TUTTI I MERCATI E SOVRAPERFORMA IN SPAGNA E PORTOGALLO

 

Nel H1 2020 tutti i mercati di riferimento hanno registrato una crescita: secondo i dati Context, il mercato in Italia è pari a 3,9 miliardi di euro (+7,9% rispetto al H1 2019), mentre la Spagna vale 2,6 miliardi di euro (+2,9% rispetto al H1 2019) e il Portogallo circa 652 milioni di euro (+7,9%). ESPRINET sovraperforma il mercato in Spagna (+10%) e Portogallo (+68%), premiando gli investimenti effettuati per il magazzino in loco; in Italia la crescita è del +6%. Dopo un primo bimestre in forte crescita, il mercato ha registrato una flessione nel bimestre marzo-aprile per effetto delle misure di contenimento messe in atto dai governi; maggio ha mostrato una crescita del mercato italiano e un rallentamento del calo nel mercato spagnolo, mentre giugno ha confermato la ripresa in tutti i mercati (+35% in Italia, +19% in Spagna e +19% in Portogallo).

RICAVI IN CRESCITA IN ENTRAMBI I SEGMENTI “BUSINESS” E “CONSUMER”

 

Nel H1 2020 il mercato ha registrato una crescita del +5% nel Segmento Business, e del +7% nel Segmento Consumer. L’andamento mensile mostra per gli IT Reseller (Segmento Business) una continua crescita e una buona resilienza nel mese di aprile (-6,6%) favorita anche dai molti progetti di smartworking attivati dalle imprese e dagli enti governativi; il Segmento Consumer ha invece mostrato un significativo crollo dei volumi nel bimestre marzo e aprile (-14% e -23% rispettivamente) dovuto al lungo periodo di chiusura dei punti vendita solo in parte compensato dalla migliore performance delle vendite on-line, per poi crescere a doppia cifra post lockdown con performance del +50% nel mese di giugno.

I Ricavi del Gruppo mostrano una crescita sia nel Segmento Business (+6%) che nel Segmento Consumer (+7%); in questo contesto ESPRINET ha contribuito a garantire la business continuity degli utilizzatori finali degli IT Reseller, facendo inoltre fronte ai picchi di domanda post lockdown del canale Retailer / E-tailer.

 

UTILE NETTO IN CRESCITA DOPO COSTI NON RICORRENTI PER 2,2 MILIONI DI EURO

 

Il Margine Commerciale Lordo è pari a 82,8 milioni di euro ed evidenzia un aumento del +2% rispetto al H1 2019 (81,4 milioni di euro) per effetto dei maggiori ricavi che hanno controbilanciato la leggera riduzione del margine percentuale (4,51% contro 4,74%) e nonostante l’effetto diluitivo legato alla significativa riduzione di ricavi e conseguente margine di Celly causata dalla parziale interruzione di attività.

 

L’EBITDA Adjusted, è pari a 24,0 milioni di euro, +16% rispetto a 20,6 milioni di euro nel H1 2019, calcolato al lordo di costi one-off pari a 1,1 milioni di euro (0,9 milioni di euro legati all’operazione finalizzata all’acquisizione di GTI e 0,2 milioni di euro sostenuti per far fronte alla pandemia da Covid-19).

 

L’EBIT Adjusted, al lordo di 2,2 milioni di euro di oneri non ricorrenti (1,1 milioni di euro di costi one-off sopra citati e 1,1 milioni di euro di impairment del goodwill relativo alla CGU attribuibile alla distribuzione di accessori per la telefonia mobile di cui si occupa la controllata Celly), è pari a 16,8 milioni di euro, +20% rispetto a 14,0 milioni di euro nel H1 2019.

L’EBIT è pari a 14,6 milioni di euro, registrando una crescita del +4% rispetto al H1 2019.

 

L’Utile ante imposte è pari a 10,7 milioni di euro (+5% rispetto a 10,2 milioni di euro nel H1 2019).

L’Utile Netto è pari a 7,7 milioni di euro, +1% (7,6 milioni di euro nel H1 2019).

 

CASH CONVERSION CYCLE PARI A 12 GIORNI, LA MIGLIOR PERFORMANCE DI SEMPRE

 

Il Cash Conversion Cycle[2] registra la miglior performance di sempre chiudendo a 12 giorni, con una riduzione di -8 giorni rispetto al Q1 2020, -16 giorni rispetto al Q2 2019 e -22 giorni rispetto al picco di inizio 2018. In particolare, i giorni di rotazione delle rimanenze di magazzino si riducono di 1 giorno rispetto al Q1 2020 (4 giorni rispetto al Q2 2019), i giorni di pagamento dei clienti si riducono di 1 giorno sia rispetto al Q1 2020 e al Q2 2019 e i giorni di pagamento ai fornitori si incrementano di 6 giorni rispetto al Q1 2020 (11 giorni rispetto al Q2 2019).

 

CASSA NETTA PARI A 113,2 M€ GRAZIE ALL’OTTIMA GESTIONE DEL CAPITALE CIRCOLANTE

 

La Posizione Finanziaria Netta, influenzata da fattori tecnici quali la stagionalità del business e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell’anno che non la rendono pertanto rappresentativa dei livelli medi di indebitamento finanziario netto osservati nel semestre, è positiva per 113,2 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto al 31 marzo 2020 (negativa per 127,1 milioni di euro) e rispetto al 30 giugno 2019 (negativa per 183,1 milioni di euro).

Essa beneficia della migliore gestione del Capitale Circolante (pari a 61,5 milioni di euro contro 285,5 milioni di euro al 31 marzo 2020 e 339,8 milioni di euro al 30 giugno 2019) il cui risultato è influenzato anche dal grado di utilizzo del factoring, della cartolarizzazione e delle forme tecniche di anticipazione dell’incasso dei crediti dotate di effetti analoghi – i.e. il “confirming” -, programmi che hanno generato un impatto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati quantificabile in circa 343 milioni di euro, in linea con i 334 milioni di euro al 30 giugno 2019.

 

ROCE PARI ALL’11,4%, IL MIGLIORE RISULTATO DEGLI ULTIMI 18 TRIMESTRI

 

Il ROCE segna un incremento significativo attestandosi all’11,4%, rispetto all’8,4% del H1 2019.

 

€/milioni H1 2020 Q1 2020 H1 2019
Utile Operativo (EBIT) LTM[3] 42,6 40,7 42,5
Capitale Investito Netto Medio[4] 277,3 350,7 379,3
ROCE[5] 11,4% 8,7% 8,4%

 

Le principali dinamiche sottese a tale andamento sono così sintetizzabili:

–    l’EBIT LTM è pari a 42,6 milioni di euro, in linea con il primo semestre 2019 (42,5 milioni di euro);

–    il “NOPAT-Net Operating Profit Less Adjusted Taxes” risulta anch’esso in linea con il primo semestre 2019;

–    il Capitale Investito Netto Medio, misurato al lordo degli effetti dell’introduzione dell’IFRS 16, si riduce in misura superiore (-27%) per effetto del contenimento del Capitale Circolante Netto Medio.

 

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Pietro Aglianò, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154-bis del Decreto Legislativo n. 58/1998 (T.U.F. – Testo Unico della Finanza) che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

 

 

[1] Fonte: Context

[2] Pari ai giorni di rotazione del Capitale Circolante Commerciale Netto determinato come sommatoria di crediti verso clienti, rimanenze e debiti verso fornitori.

[3] Pari alla sommatoria degli EBIT – escludendo gli effetti del principio contabile IFRS16 – degli ultimi 4 trimestri.

[4] Pari alla media degli “Impieghi” alla data di chiusura del periodo e alle 4 precedenti date di chiusura trimestrali (con esclusione degli effetti patrimoniali dell’IFRS 16).

[5] Pari al rapporto tra (a) EBIT– escludendo gli effetti del principio contabile IFRS 16 – al netto delle imposte calcolate al tax rate effettivo dell’ultimo bilancio consolidato annuale pubblicato, e (b) il capitale investito netto medio.