Espulsioni: nuovo decreto Amato/Bonino ma più "soft"

Massimo Scambelluri

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo che ripropone le regole, in scadenza, per l’espulsione immediata dei cittadini stranieri “per motivi imperativi di pubblica sicurezza” ricompattando i due decreti sicurezza collegati del 28 dicembre u.s. ma con alcune modifiche che come si legge in una nota diffusa alla stampa il Consiglio dei Ministri”si sono rese necessarie al fine di adeguare la normativa sugli allontanamenti di cittadini comunitari alle esigenze di celerità ed effettività della loro esecuzione in caso di comportamenti gravi e per motivi imperativi di pubblica sicurezza”. Sull’approvazione del decreto gli strali di Forza Italia che si oppone a quella che definisce una maxisanatoria selvaggia di 200.000 immigrati. Un Esecutivo dimissionario non può andare oltre l’ordinaria amministrazione e per Isabella Bertolini si tratta di una grave scorrettezza politica. ”Spero che il presidente Napolitano si opponga a questo scempio – dichiara l’esponente di F.I. – negando la propria firma al decreto governativo. Già lo scorso anno furono introdotti 350.000 immigrati oltre i 170.000 previsti dal decreto flussi. Se a questi numeri impressionanti aggiungiamo i ricongiungimenti famigliari, arriviamo ad oltre 2 milioni di immigrati. Una invasione senza precedenti. I cittadini chiedono più sicurezza e più legalità, non più extracomunitari. Questa sanatoria indiscriminata sarebbe un provvedimento vergognoso contro gli interessi nazionali. Noi del Pdl denunceremo questo scandalo ai cittadini che sapranno trarne le giuste conseguenze – conclude la Bertolini- al momento di recarsi alle urne il prossimo 13 Aprile”.
Queste in sintesi le modifiche apportate al precedente decreto e contestate dall’opposizione:
– Stop alle espulsioni per motivi di reddito – il provvedimento odierno cancella quanto previsto in merito dal precedente D.L.
– Specifica delle ipotesi per le quali è previsto l’allontanamento
– L’esistenza di condanne penali non giustifica l’allontanamento tranne che per quelle per le quali si procede alla consegna in base al mandato d’arresto europeo;
– Nell’adottare un provvedimento di allontanamento, sideve tener conto dello stato di salute del destinatario, dell’età,della sua integrazione in Italia, della situazione familiare e dei suoi legami con il paese di origine.
– Chi è titolare di un permesso di soggiorno permanente può essere allontanato solo per motivi di sicurezza dello Stato, per motivi imperativi di pubblica sicurezza ovvero per altri gravi motivi di ordine pubblico o di pubblica sicurezza, mentre chi ha soggiornato in Italia negli ultimi dieci anni, e i minori, possono essere allontanati solo per motivi di sicurezza dello Stato ovvero per motivi imperativi di pubblica sicurezza.
– Chi viola il provvedimento di reingresso in Italia può essere punito con la reclusione fino a due anni quando il divieto e’ conseguente ad un allontanamento per motivi di sicurezza dello Stato e fino ad un anno negli altri casi. La sanzione penale può essere sostituita dal giudice con la misura
dell’allontanamento immediato, con divieto di reingresso da cinque a dieci anni;
– La competenza sulla convalida dei provvedimenti adottati dal questore e’ attribuita al tribunale ordinario in composizione monocratica.
– Il cittadino straniero espulso dovrà consegnare al consolato iatlaino del paese di origine l’attestazione di avvenuta espulsione. Se non ottempera e viene di nuovo fermato in Italia è punito con l’arresto da uno a sei mesi e una multa da 200 a 2.000 euro