”L’industria alimentare è pronta a fare la sua parte sulla sicurezza e la qualità dei prodotti con
circa 400 analisi e controlli al giorno nei 6.500 stabilimenti produttivi, 60.000 addetti dedicati e un investimento annuo di oltre 2 miliardi di euro”. Lo afferma il presidente di Federalimentare, Gian Domenico Auricchio, nell’illustrare l’impegno sulla sicurezza alimentare dell’associazione
confindustriale che festeggia i 25 anni di vita e per la terza volta (dal 10 al 15 novembre) aprirà le porte degli stabilimenti produttivi al pubblico nella manifestazione ‘Apertamente’. Auricchio sottolinea anche i cospicui investimenti effettuati in ricerca e sviluppo a tutela di un prodotto sempre più sano. ”Oggi a favore dell’innovazione di prodotto e di processo – nota Auricchio – spendiamo annualmente oltre 1,8 miliardi di euro (circa l’1,6% del fatturato del settore)”. Nel contesto odierno – aggiunge Auricchio – l’industria alimentare italiana ha fatto scelte consapevoli, migliorando e diversificando l’offerta. Nell’arco di soli 3 anni sono stati immessi sul mercato europeo oltre 4.000 prodotti nuovi o ‘riformulati’, sempre più a misura di salute. Diminuisce quindi il contenuto di grasso nelle carni suine (dal 40% del totale al 20% circa) e in quelle bovine (il filetto, ad esempio, passa dal 5% al 2,2%). Nel prosciutto crudo, in quindici anni, la quantità di sale è diminuita del 10-15% mentre le uova contengono il 30% in meno di colesterolo. Lo stesso vale per i prodotti da forno, con un 15-20% dei prodotti che hanno visto diminuire la presenza di grassi totali e saturi, colesterolo e zuccheri. In 10 anni i prodotti del comparto chewing-gum sugar free sono cresciti di circa il 35%. Un impegno accompagnato – conclude Federalimentare – anche dall’adozione sempre più frequente, sulle confezioni dei prodotti, della etichettatura nutrizionale, in cui sono riportati almeno 4 elementi (energia, proteine, grassi e carboidrati), con valori espressi per 100 grammi e/o porzione consigliata o per pezzo.
