Dobbiamo purtroppo evidenziare per l’ennesima volta le criticità che le carceri del Lazio , ma non solo , stanno vivendo quotidianamente.
Ultimo caso sabato notte nel carcere NC Rieti un detenuto nigeriano in attesa di primo giudizio ha dato fuoco alla stanza detentiva, dopo che era intervenuto anche il medico e personale sanitario , lo stesso rompeva tutto ciò che stava nella stanza tirando armadietti, sgabelli e tutto quello che trovava addosso agli agenti. Tentava di scappare e con furia aggrediva gli agenti, tiramdo calci pugni, morsi e sputava contro il personale.
Agenti che sono finiti in ospedale. Solo pochi minuti fa la situazione è stata portata alla calma
Ieri sera nel carcere NC Civitavecchia lo stesso detenuto che alcuni giorni fa aveva dato fuoco alla cella , a cui però era stata revocata la sorveglianza a vista seppur era ricoverato in infermeria per patologie psichiatriche , è riuscito a recuperare un accendino e ha dato fuoco alla cella.
Aperta la cella per soccorrerlo ancora una volta aggrediva il personale di polizia penitenziaria che lo stavano mettendo in sicurezza.
Spintoni, pugni e calci con il risultato che 4 agenti feriti ed inviati al ps di CIvitavecchia per medicazione e cure.
Non basta il sovraffollamento e la carenza di personale nelle carcere laziali ora occorre intervenire per soggetti che non dovrebbero stare in carcere ma in altri luoghi .
L’inefficienza dell’Amministrazione penitenziaria nonchè di chi ha portato alla chiusura degli OPG sta permettendo che i Carceri Ordinari diventino giorno dopo giorno veri e propri manicomi e la Polizia penitenziaria rischia la propria vita per contrastare un fenomeno senza uomini, mezzi e attrezzature come quelle che erano previste per gli OPG ovvio escludendo letti di contenimento, camice dei forza ed altro non previste per legge”.