Festa Polizia Penitenziaria: i sindacati rimarcano la crisi

Domenico Silvestri

Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, intervenendo alla festa della polizia penitenziaria ha ribadito che intende sollecitare "un intervento normativo che, pur nei limiti delle attuali contingenze economiche, disponga il giusto riallineamento dei ruoli e qualifiche della polizia penitenziaria con omologhi ruoli e qualifiche della altre forze di polizia ad ordinamento civile".

La realtà e ben diversa, affermano dal LisiAPP libero sindacato appartenenti alla polizia penitenziaria che ieri ha disertato la cerimonia insieme ad altre sigle sindacali per protesta contro i disagi e le criticità che affliggono il mondo penitenziario; un’assenza che non vuole significare mancanza di rispetto al Presidente della Repubblica ma una critica verso la vecchia nomenclatura e quella dirigenza dell’Amministrazione penitenziaria che da vent’anni ostacola ogni evoluzione. Il LiSiAPP punta il dito contro i burocrati che si preoccupano solo della propria poltrona e che boicottano subdolamente e costantemente una non più rinviabile, adeguata e funzionale organizzazione del Corpo di Polizia penitenziaria e l’istituzione della Direzione generale del Corpo presso il Dap  – conclude la nota.