FFAA, l’appello dei Cocer al Governo

red

Con tre diversi comunicati stampa, i Cocer di Aeronautica, Marina e Guardia di Finanza hanno voluto sottolineare la loro delusione per le scelte operate finora da Governo e Parlamento nei confronti delle forze armate in netta contrapposizione con le promesse fatte nei mesi scorsi cavalcando la tanto sbandierata "specificità" che poi nei fatti continua a non essere realizzata. "Più il tempo passa più si diffonde un malessere strisciante e una forte delusione verso quei legislatori che si erano presentati quali amici del comparto Sicurezza e Difesa – spiega in una nota il Cocer Marina".
COCER AERONAUTICA MILITARE: "Questo consiglio ha notizia della bocciatura del dpcm proposto dalle amministrazioni del comparto difesa e sicurezza che in ottemperanza all’art. 8 comma 11 bis della l. 122/10, avrebbe dovuto ripartire le risorse finanziarie stanziate per lenire alcuni dei devastanti effetti della manovra finanziaria  del maggio 2010 oltre a garantire l’attuazione pratica degli o.d.g., approvati  dal parlamento, atti a sterilizzare gli incomprensibili blocchi agli assegni di funzione e di parziale omogenizzazione. Tagli operati dalla manovra, al personale del comparto difesa e sicurezza, in aggiunta a quelli subiti dal personale del pubblico impiego  ed al clamoroso “scippo” di oltre settecento mln di euro già allocati per il progetto di riordino e riallineamento delle carriere – alla faccia della specificità!!! Annusiamo peraltro una ulteriore probabile manovra  correttiva dei conti pubblici con la quale sarebbero colpiti  nuovamente, istituti peculiari dei  militari. Se tutto ciò dovesse avvenire  (mancato rispetto dei precedenti impegni e nuovo “vulnus”) non potremmo garantire “l’aplomb” che sinora ci ha contraddistinto!!! Qualcuno in passato ebbe a dire: “a brigante, brigante e mezzo”. Lo sconcerto ed il malcontento del personale militare rappresentato e’ alle stelle, tanto che si paventano massicce iniziative di accesso agli atti per ogni mancata attribuzione salariale  derivante dal blocco  e conseguenti iniziative giurisdizionali a tutela. I vertici militari e politici sappiano infine che questo consiglio e’ pronto da subito ad indicare strade alternative per la riduzione/rimodulazione di altre  spese di bilancio a compensazione delle inaccettabili vessazioni retributive sin qui’ operate nei confronti del personale. p.s.: avviso ai naviganti: ulteriori manovre dilatorie risulteranno sgradite".
COCER MARINA MILITARE: “Non bastano più le attività di facciata. Oggi i militari chiedono attenzioni positive e certezze. Più il tempo passa più si diffonde un malessere strisciante e una forte delusione verso quei legislatori che si erano presentati quali amici del comparto Difesa-Sicurezza. La manovra economica correttiva votata il 30 luglio scorso, ha imposto al personale delle Forze Armate duri sacrifici e rinunce economiche, con il blocco per un triennio degli aumenti legati a promozioni, assegni funzionali, omogeneizzazioni stipendiali e scatti di anzianità, penalizzando in particolare i gradi più bassi della scala gerarchica. Si tratta di tagli drastici e inaccettabili per l’intero comparto Difesa-Sicurezza, basti pensare che un militare che cambia status nel triennio si potrebbe trovare, per il grado conseguito, a svolgere incarichi più gravosi e di maggiore responsabilità senza godere dei benefici economici correlati. Il momento, però, sarà particolarmente sentito da coloro che dopo una vita di sacrifici, conseguita la promozione, saranno collocati in quiescenza nel triennio. A questo sembrava che il Governo, in fase di approvazione della legge di conversione 122/2010, avesse in qualche modo trovato rimedio sia con il pur parziale finanziamento di un fondo apposito sia con gli ordini del giorno votati, “a latere” della stessa, dalla Camera dei Deputati. Purtroppo però i buoni intenti e gli impegni relativi, a oggi, non hanno ancora trovato applicazione sostanziale e il personale vive uno stato di grande incertezza e timore. Ecco, quindi, che il mondo militare – orfano di reali attenzioni politiche – s’interroga se non sarebbe più opportuno riconsiderare la questione addivenendo a un nuovo concordato con il Tesoro – anche nel solco di quanto già fatto dai Magistrati per gli scatti di anzianità, ripristinando per decreto i compensi soppressi – recuperando la necessaria copertura economica, oltre agli 80 milioni di euro oggi disponibili, e attingendo in primo luogo dalle somme destinate all’Amministrazione Difesa per il funzionamento della stessa ed eventualmente con la partecipazione anche del personale che, in base alle necessità delle varie categorie, Ufficiali, Sottufficiali e Graduati, potrebbe anche concorrere come estrema risorsa con una percentuale di tredicesima quale contributo solidale. Soluzione questa, che pur dolorosa, sarebbe, oltre che un bel segnale di mutuo soccorso cameratesco, tra colleghi, anche un contributo accettabile dal personale in nome di uno sforzo comune con il “Sistema Paese” necessario per superare l’attuale congettura economica del Paese stesso. “Noi, tutto ciò che era possibile farlo lo abbiamo fatto; se dobbiamo fare altro, non avrete che dircelo e noi lo faremo".
COCER GUARDIA DI FINANZA: "Abbiamo chiesto un incontro urgente con il Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, per discutere dell’entrata in vigore delle norme penalizzanti per il personale senza che siano stati apportati i correttivi necessari ad attuare gli impegni in parola. Constatiamo l’evidente discrasia tra quanto si rileva negli atti parlamentari e negli impegni assunti dal Governo in sede di conversione della manovra Finanziaria e di rinnovo contrattuale,e quanto concretamente realizzato".