Un giornalista radiofonico e’ stato ucciso nelle Filippine, secondo quanto ha riferito la polizia. Si tratta del quarto reporter assassinato dall’ inizio dell’ anno nell’ arcipelago, considerato uno dei luoghi piu’ pericolosi per la stampa. Sale a 153 il numero dei giornalisti uccisi dal 1986, anno del ripristino della democrazia nel paese.
Uomini armati non identificati hanno attaccato Libaton Nestor, 45 anni, commentatore radiofonico di un’ emittente cattolica, la Dxhm, della citta’ di Mati, mentre era in sella alla sua moto su una strada. I motivi dell’ attacco non sono ancora noti, ha detto la polizia. Ma il presidente del Sindacato Nazionale dei Giornalisti, Nestor Burgos, ha detto che, secondo i suoi colleghi, la morte di Libaton potrebbe essere correlata al suo lavoro, senza aggiungere ulteriori dettagli.
Le Ong e i media attribuiscono questo record di reporter uccisi nelle Filippine alla ‘ cultura dell’ impunita” dilagante nell’ arcipelago per tali atti, che a volte portano all’ arresto degli esecutori ma mai dei mandanti, spesso imprenditori e persone potenti che non amano le critiche dei media.