Giornata di violenza nel carcere Sollicciano di Firenze dove si è consumata l’ennesima aggressione da parte di un ristretto ai danni di personale di Polizia Penitenziaria. Questa volta, il protagonista è un detenuto straniero, di colore. A dare la notizia è Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: “Segnalo un’aggressione violenta al Reparto giudiziario del carcere di Sollicciano. Un detenuto di colore ha spaccato un posacenere, quelli a cestino da corridoio, in testa a un poliziotto penitenziario e, successivamente, ha aggredito a pugni un altro Agente che cercava di avvicinarsi. Tuttoper motivi incomprensibili. Solamente il tempestivo intervento degli altri poliziotti di servizio ha scongiurato più gravi conseguenze, ma nove Agenti sono ricorsi alle cure del Pronto soccorso. Questa è l’ennesima aggressione che si registra e dovrebbe fare seriamente riflettere sulla necessità di adottare opportuni provvedimenti per scongiurare ulteriori fatti violenti contro poliziotti penitenziari”. E’ senza appello la denuncia del SAPPE, per voce del Segretario Generale Donato Capece: “Lo diciamo da tempo, inascoltati: la sicurezza interna delle carceri è stata annientata da provvedimenti scellerati come la vigilanza dinamica e il regime aperto, dall’aver tolto le sentinelle della Polizia Penitenziaria di sorveglianza dalle mura di cinta delle carceri, dalla mancanza di personale, dal mancato finanziamento per i servizi anti intrusione e anti scavalcamento. Le aggressioni, le colluttazioni e i ferimenti si verificano costantemente, con poliziotti feriti e celle devastate. Il Ministro della Giustizia adotti con tempestività urgenti provvedimenti, a cominciare dall’istituire un tavolo permanente al Ministero per monitorare la situazione penitenziaria e trovare idonee soluzioni.”