Ford: tecnologie per la mobilità urbana

redazione

• Nell’ambito della strategia per il futuro della mobilità, Ford sta sviluppando tecnologie di assistenza alla guida di nuova generazione in grado di agevolare la vita del guidatore nelle città sempre più affollate

• Ford sta sviluppando il Traffic Jam Assist, una tecnologia che agevola la circolazione nel traffico urbano, basata su tecnologie già disponibili a bordo delle auto Ford. Una combinazione speciale di Active Park Assist, cruise control adattivo, Lane Keeping Aid, e cambio automatico Powershift, permette all’auto di seguire il flusso del traffico muovendosi autonomamente seguendo la corsia di marcia, riducendo lo stress per il guidatore, e migliorando potenzialmente la viabilità

• Nel prossimo futuro i veicoli Ford saranno dotati di una nuova versione dell’Active Park Assist, il sistema di parcheggio in parallelo semiautomatico, che permetterà di effettuare senza mani anche parcheggi a pettine

• La “Blueprint for Mobility” di Ford, la strategia per il futuro della mobilità, descrive il modo in cui il mondo dei trasporti si evolverà nel breve, medio e lungo periodo. Tecnologie, modelli di business e partnership hanno bisogno di affrontare le sfide dell’urbanizzazione del domani

Ford Motor Company Ford sta sviluppando tecnologie di assistenza alla guida di nuova generazione in grado di agevolare la vita del guidatore nelle città sempre più affollate, nell’ambito della propria strategia per il futuro della mobilità. Due tecnologie, al momento sperimentate da Ford sotto forma di prototipi, sono il Traffic Jam Assist e l’Active Park Assist di seconda generazione. Entrambe permettono al veicolo di riconoscere l’ambiente che lo circonda, compresi gli oggetti e gli altri veicoli, muovendo l’auto seguendo il flusso del traffico, o estendendo le funzioni di parcheggio semiautomatico anche ai parcheggi a pettine, oltre che in parallelo. “Lo sviluppo di queste tecnologie è il primo passo verso un futuro sempre più integrato,” ha dichiarato Paul Mascarenas, responsabile tecnico e Vice Presidente Ricerca e Innovazione di Ford. “In questo futuro risparmieremo tempo e risorse, riducendo le emissioni e incrementando la sicurezza.” Ford sta sviluppando queste tecnologie nei suoi centri di ricerca, incluso quello europeo di Aachen, in Germania. La “Blueprint for Mobility”, la strategia per il futuro della mobilità di Ford, descritta dall’Executive Chairman Bill Ford alcuni mesi fa, definisce la vision di Ford Motor Company di come sarà come il mondo dei trasporti nel 2025 e oltre, a seguito dell’incremento della popolazione e della crescente urbanizzazione.

Traffic Jam Assist Il Traffic Jam Assist è un sistema di ausilio alla guida che Ford sta sviluppando per il medio termine (2017-2025). Utilizza un radar e una telecamera per mantenere il passo del flusso del traffico muovendosi autonomamente seguendo la corsia di marcia, riducendo lo stress per il guidatore e, potenzialmente migliorare la viabilità. “I guidatori passano più del 30% del loro tempo nelle congestioni del traffico,” ha spiegato Joseph Urhahne, ingegnere di ricerca Ford. “Il Traffic Jam Assist può aiutare a rendere più agevole la guida nel traffico, eliminando lo stress e, potenzialmente, rendendo più fluida la viabilità.” Alcune simulazioni hanno dimostrato che se il 25% dei veicoli coinvolti in un ingorgo disponessero di questa tecnologia, i tempi di percorrenza si ridurrebbero anche del 37,5%, eliminando il 20% dei ritardi causati dal traffico. Il Traffic Jam Assist, che permette al veicolo di muoversi autonomamente nel traffico, al momento funziona in ambienti controllati in cui non ci sono pedoni, ciclisti o animali, e in cui le corsie di marcia sono ben definite. Molte delle tecnologie utilizzate dal Traffic Jam Assist sono già disponibili a bordo delle vetture Ford come Focus e C-MAX. Il volante a movimento automatico indipendente è una caratteristica dell’Active Park Assist, che permette il parcheggio semiautomatico senza mani, e del Lane Keeping Aid (sistema di mantenimento della corsia di marcia), che aiuta il guidatore a riportare l’auto nella corsia di marcia in caso di deviazioni involontarie. Anche la telecamera utilizzata per capire la posizione del veicolo rispetto alla corsia di marcia è utilizzata dal Lane Keeping Aid. La regolazione automatica della velocità del Traffic Jam Assist è permessa dal cambio automatico Powershift, e dal cruise control adattivo, un sistema basato su tecnologia radar che regola la velocità in base alla distanza dal veicolo che precede l’auto. “Una sola cosa è più frustrante di un ingorgo: un ingorgo in cui i guidatori non seguono il flusso e il passo del traffico,” ha spiegato Urhahne. “Il Traffic Jam Assist rende le inevitabili congestioni meno stressanti e meno affaticanti per i guidatori.” Il Traffic Jam Assist sarà in grado di adattarsi in tempo reale alle diverse situazioni, comunicando al guidatore, per esempio, eventuali variazioni nell’andatura. Sarà inoltre dotato di funzioni di sicurezza che permettono al guidatore di restare attento e nel pieno controllo del veicolo.

Parcheggio in perpendicolare a pettine Nel breve termine, Ford ha intenzione di portare sul mercato una versione più evoluta dell’Active Park Assist, una popolare tecnologia che permette ai guidatori di parcheggiare in parallelo senza doversi preoccupare della manovra. Ford aggiungerà la possibilità di semi-automatizzare anche il parcheggio in perpendicolare a pettine. “Lo scopo non è solo velocizzare le manovre di parcheggio, ma anche renderle più precise e meno faticose,” ha spiegato Thomas Lukaszewicz, supervisore Ingegneria Avanzata e Ricerca, di Ford Europa. Il sistema utilizzerà le stesse tecnologie di cui è dotata l’attuale versione di Active Park Assist. Utilizza sensori a ultrasuoni per identificare lo spazio idoneo al parcheggio, in questo caso misurando sia lunghezza che larghezza, e si affida al servosterzo elettrico EPAS per effettuare la manovra. Il sistema si attiva con un pulsante sulla console centrale: quando viene identificato uno spazio idoneo al parcheggio, un avviso indica al guidatore di fermarsi, inserire la retromarcia, e usare i pedali dell’auto per muovere e frenare l’auto, senza usare le mani e con il volante che viene fatto ruotare automaticamente. Il parcheggio in perpendicolare utilizza i sensori di parcheggio posteriori per verificare la presenza di ostacoli sfuggiti al guidatore. Se lo spazio non è sufficiente a completare il parcheggio in una manovra sola, il sistema può chiedere al guidatore di muoversi in avanti e indietro per perfezionare la posizione dell’auto e terminare il parcheggio. “Il punto fondamentale è che abbiamo già le tecnologie per rendere questo sistema disponibile per i nostri clienti”, ha spiegato Lukaszewicz. “Il dispositivo va a tutto vantaggio dei clienti e degli altri utenti della strada grazie alla precisione e alla velocità d’esecuzione. Parcheggi più precisi vuol dire anche più spazio a disposizione.”

“Blueprint for Mobility” Bill Ford ha descritto la “Blueprint for Mobility” la strategia di Ford per il futuro della mobilità urbana, nel corso del suo keynote, lo scorso febbraio, alla Mobile World Conference di Barcellona. L’Executive Chairman di Ford, discendente diretto di Henry Ford, ha dichiarato che l’azienda si prepara ad affrontare un futuro in cui l’attuale miliardo di vetture sulle strade potrebbe raddoppiare o perfino quadruplicare entro il 2050. “L’auto si sta progressivamente integrando con l’ambiente che la circonda, grazie a un elevato numero di sensori che possono ridurre le congestioni e aiutare a prevenire gli incidenti,” ha dichiarato Ford al Mobile World Congress. “Sono sicuro che vedremo dei grandi passi avanti in questo senso nel breve e nel medio periodo, perché i prototipi del futuro della mobilità sono già in fase di progettazione, e in alcuni casi, già in fase di test.” Le congestioni del traffico sono una realtà soprattutto nei mercati in espansione. A San Paolo, in Brasile, code di oltre 150 chilometri non sono rare, e il tragitto casa-lavoro dura in media 2-3 ore al giorno. Nonostante questo, il mercato è in forte espansione, con un incremento annuo del 7,5%. In Cina l’ingorgo più lungo, registrato nel 2010, è durato ben 11 giorni. Il problema non è solo dei mercati emergenti: in Europa il costo del traffico impatta sull’economia per diversi miliardi di euro. Secondo le stime, in Inghilterra il costo totale del traffico, calcolando anche il costo del tempo perduto durante gli ingorghi, potrebbe salire a oltre 25 miliardi di euro entro il 2025. In Germania, un paese di 300mila abitanti ha bisogno di circa 1000 consegne di merci con trasporti pesanti al giorno.