Forestale: impegno per incrementare la biodiversità

Redazione

Da vent’anni il Corpo forestale dello Stato, nell’ambito del programma comunitario LIFE è impegnato per la tutela e l’incremento della biodiversità in Italia. Sono stati, infatti, finanziati dalla Comunità Europea progetti  per un valore di circa 6 milioni di Euro; una grande prova di fiducia da parte dell’ Unione Europea per il lavoro condotto dalla Forestale, da sempre impegnata a favore della Natura.Grazie a questi fondi il Corpo forestale dello Stato non solo ha raggiunto importanti risultati in campo scientifico-ambientale, ma ha anche creato occupazione e finanziato numerose borse di studio, valorizzando al meglio tutte le risorse a disposizione per la tutela del nostro patrimonio naturale, fonte di ricchezza e benessere anche per le comunità locali. Tra le specie protette con i progetti Life Natura occupa un posto di rilievo l’attività condotta dal Corpo forestale per la conservazione dell’Orso Bruno. Con il progetto “Conservazione dell’Orso Bruno nell’Appennino Centrale”, la Forestale ha diretto un’importante attività di ricerca e di tutela per assicurare ad una sottospecie appenninica dell’Orso Bruno, l’orso bruno marsicano, le condizioni migliori per la sua conservazione. Grazie agli studi condotti dal personale del CFS, insieme con altri Enti e Università, sui peli ed escrementi rinvenuti durante il monitoraggio, è stato possibile affermare con certezza l’esistenza di 40 esemplari. Continuano a tutt’oggi gli sforzi per far si che questo plantigrado possa continuare a vivere nei nostri boschi sugli Appennini. Nel 2009, con il Life+ “Arctos” si sono aggiunti altri interventi  a sostegno delle popolazioni degli orsi sulle Alpi e sugli Appennini. Una di queste azioni prevede che squadre di Forestali addestrati insegnino agli orsi troppo confidenti a stare lontani dai pericoli della civiltà. Un progetto condiviso per proteggere il simbolo della biodiversità nazionale: l’orso. Nel 2000 il Corpo forestale ha curato il progetto LIFE “Mesola” per la salvaguardia dell’unica popolazione di cervo sopravvissuta a millenni di isolamento e alle persecuzioni di caccia. Fino agli anni novanta erano presenti sul nostro territorio solo 40 esemplari e per questo il pregiato cervo della Mesola, era considerato a forte rischio d’estinzione. Oggi, invece, grazie al progetto della Forestale se ne contano quasi 200 esemplari.Nel 2010, il Corpo forestale dello Stato ha avviato il progetto LIFE+ “Montecristo 2010” nella Riserva naturale integrale “Isola di Montecristo”. Il progetto prevede la tutela dei nuclei relitti di bosco di leccio e le popolazioni di Berta minore. Le Berte, dette anche Diomedee, sono uccelli marini che con i richiami che emettono nel periodo riproduttivo hanno originato il mito greco delle sirene. Questi animali sono anche il simbolo del progetto. Montecristo è popolata da una delle colonie maggiori del Mediterraneo, ma fino allo scorso anno per colpa dei ratti che depredavano tutti i nidi, le berte non si riproducevano più. Da quest’anno, grazie al LIFE è ripreso con grande forza il loro canto.Il primo progetto in Italia di protezione di insetti rari è stato il Life Natura  “Bosco della Fontana” del 1999. Mai prima di allora erano stati ottenuti fondi europei per la tutela di animali invertebrati. Per la loro sopravvivenza il Corpo forestale dello Stato ha sperimentato e proposto un nuovo modello gestionale forestale sostenibile che, contrariamente alla pratica diffusa, prevede la conservazione del legno morto. Tantissimi insetti  in via d’estinzione, dipendono, infatti, dal legno morto per almeno una parte del loro ciclo di vita e  numerosi uccelli e mammiferi, come i pipistrelli, nidificano nella cavità di questi alberi. Molte le specie, dunque, tutelate e presenti nelle Riserve Naturali dello Stato di interesse comunitario. Nonostante le Riserve Naturali della Forestale rappresentino solo il 3% delle aree protette in Italia, custodiscono il 75% degli habitat d’interesse comunitario minacciati,  tutelano il 70% di uccelli nidificanti a rischio in Italia e tutte le specie terrestri di mammiferi più in pericolo come orso, lupo e lontra. Una ricchezza di biodiversità che il progetto LIFE Natura “Conservazione dei siti Natura 2000 gestiti dal Corpo forestale dello Stato” ha cercato di preservare dagli effetti dannosi provocati da inquinamento, impatto antropico e dall’isolamento geografico. Il progetto ha interessato 34 siti Natura 2000 in 11 Regioni, coinvolgendo una vasta tipologia di ambienti: dalle Alpi fino alla Calabria. Gli interventi, differenziati in base ai problemi ambientali specifici di ogni area, sono stati realizzati nell’obiettivo comune di contribuire a creare “corridoi” in grado di collegare tra loro aree di grande valore naturalistico.Oltre ai LIFE Natura il Corpo forestale dello Stato è coinvolto anche nei LIFE “Governance” , tra cui i progetti “Futmon” e “Enveurope”. Futmon è  programma LIFE+  con maggiori finanziamenti da parte dell’Unione Europea,  a cui aderiscono 23 Stati Membri ed ha fornito un quadro aggiornato delle condizioni di salute delle foreste in Europa. Il programma Enveurope, invece, che coinvolge 21 Paesi Europei, è finalizzato ad armonizzare, sviluppare e pubblicizzare la ricerca della rete ecologica di monitoraggio a lungo termine degli ecosistemi europei, long term ecological research (LTER-Europe).