Grazie al Meteomont viene garantito dal Corpo forestale dello Stato e dal Comando delle Truppe Alpine, con la collaborazione del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, un quotidiano monitoraggio delle aree montane innevate del Paese.
In Piemonte il pericolo valanghe sale a MARCATO su tutto il settore e distacchi spontanei o provocati con debole sovraccarico saranno possibili soprattutto sui pendii ripidi al di sopra dei 1.800 metri di quota.
In Valle d’Aosta il pericolo valanghe è MODERATO con tendenza in aumento durante le ore più calde della giornata, quando l’innalzamento delle temperature potrà provocare il distacco di valanghe spontanee o provocate con un forte sovraccarico. Sarà possibile anche il distacco di valanghe di fondo di piccole dimensioni o a lastroni soprattutto sui pendii ripidi più esposti al sole.
Pericolo valanghe MODERATO, con tendenza in aumento, anche in Trentino Alto Adige e il distacco sarà possibile soprattutto con forte sovraccarico sui pendii ripidi oltre i 2.000 metri di quota. Nelle ore centrali della giornata, l’innalzamento delle temperature potrà causare la ripresa dell’attività valanghiva spontanea e localmente saranno possibili distacchi di valanghe provocate già con debole sovraccarico.
In Lombardia il pericolo valanghe scende a MODERATO, con tendenza in aumento nelle ore centrali della giornata, sulle Alpi Retiche e Orobiche, dove saranno possibili distacchi spontanei e/o provocati con forte sovraccarico. Sulle Prealpi Lombarde e sull’Appennino Pavese il grado di pericolo si attesta a debole.
Il pericolo valanghe è MODERATO anche in Friuli Venezia sulle Alpi Giulie e sulle Alpi Carniche orientali ed occidentali, mentre è debole sulle Prealpi Carniche e Giulie. Il distacco di valanghe sarà generalmente provocato con forte sovraccarico, ma localmente potrebbero verificarsi distacchi provocati anche con debole sovraccarico, soprattutto sui pendii ripidi.
Sui grandi massicci appenninici e sull’Appennino abruzzese il grado di pericolo resta MODERATO con tendenza in diminuzione e saranno possibili distacchi di valanghe spontanee o provocate con forte sovraccarico, soprattutto sui pendii ripidi.
Il pericolo valanghe resta MODERATO anche sulle Dolomiti, oltre i 2.000 metri di quota, in Emilia- Romagna e sull’Appennino settentrionale tirrenico.
In Sicilia il pericolo valanghe è MODERATO, con tendenza in aumento in tutto il settore e in particolare nel sottosettore dell’Etna, dove nelle ultime 24 ore si sono verificate abbondanti nevicate.
Il pericolo valanghe si attesta a DEBOLE sul resto delle aree montane della Penisola a tutte le quote e a tutte le esposizioni.
I comandi stazione del Corpo forestale dello Stato sono costantemente impegnati nel rilevamento delle condizioni del tempo, dell’altezza della neve, dello stato della viabilità locale e negli interventi necessari per ripristinare la circolazione qualora si sia resa difficoltosa. Si può conoscere così l’evoluzione temporale e spaziale della perturbazione a carattere nevoso, della neve al suolo, delle difficoltà sulla circolazione stradale attraverso la pubblicazione costante dei dati elaborati e trasmessi in tempo reale sul sito www.meteomont.org, alla sezione “nevicate in atto”.
Si consiglia a tutti di consultare quotidianamente i bollettini meteonivologici pubblicati sul sito www.meteomont.org o chiamare al numero di emergenza ambientale 1515 del Corpo forestale dello Stato.