Resta alto il pericolo valanghe su tutto l’arco alpino, soprattutto per le abbondanti nevicate degli ultimi giorni depositate su strati di neve già esistenti e debolmente consolidati. In particolare, sulle Alpi Retiche il grado di pericolo è MARCATO a causa delle forti precipitazioni nevose localmente anche a bassa quota. Per effetto dell’ulteriore aumento delle temperature, in atto già da ieri, la neve fresca si presenta umida/bagnata fino ai 1500/1800 metri di quota, è invece solo leggermente umida a quote superiori. Tali condizioni potrebbero favorire la ripresa di una moderata attività valanghiva spontanea su tutti i pendii ripidi. Anche nel settore delle Prealpi Venete il pericolo valanghe è MARCATO. L’innalzamento termico e le precipitazioni nevose determineranno un graduale indebolimento del manto di neve con una ripresa dell’attività valanghiva lungo i pendii e i canaloni ripidi a tutte le esposizioni.
Una perturbazione sta interessando il settore delle Alpi e Prealpi Carniche e Giulie con precipitazioni nevose sopra i 1800 metri, piovose alle quote inferiori. L’aumento delle temperature ha indebolito i legami della neve, aumentandone l’instabilità e saranno possibili diffusi distacchi spontanei di valanghe di piccole e medie dimensioni. MARCATO il grado di pericolo anche sulle Alpi Marittime e su quelle Graie e Pennine dove distacchi provocati saranno possibili già con un debole sovraccarico soprattutto in corrispondenza di nuovi accumuli eolici o dove recenti apporti di neve fresca si sono depositati su preesistenti croste ghiacciate. Sono pertanto sconsigliate le escursioni fuori dalle piste battute e segnalate, se non si ha un’elevata capacità di valutazione del pericolo per ogni singolo pendio.
Generalmente MODERATO il pericolo valanghe sulle Alpi Venoste, Breonie e su tutto l’Appennino Umbro-Marchigiano e Abruzzese. Il pericolo è debole, invece, nel resto delle aree montane della Penisola a tutte le quote e a tutte le esposizioni.
Grazie al Meteomont, un servizio garantito dal Corpo forestale dello Stato e dal Comando delle Truppe Alpine, con la collaborazione del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, gli abitanti della montagna, gli sciatori e i turisti, possono conoscere nel dettaglio le condizioni del manto nevoso e decidere se esistono o meno le condizioni di sicurezza per un’escursione.
Si consiglia a tutti gli escursionisti nonché alle amministrazioni e agli enti locali di consultare quotidianamente i bollettini meteonivologici pubblicati sul sito www.meteomont.org o attraverso il numero di emergenza ambientale 1515 del Corpo forestale dello Stato.