Frascati: “Porte Aperte ai Beni Confiscati”

Domenico Silvestri

Dopo il successo dello scorso anno, il 21 marzo arriva a Frascati “Porte Aperte ai Beni Confiscati”, l’appuntamento annuale della Fondazione Re.Se.T. per la promozione del riuso a fini sociali dei beni confiscati nel Lazio alla criminalità organizzata. Un’iniziativa organizzata in collaborazione con Arall, Officina dell’Innovazione, Libera e il patrocinio della Provincia di Roma.

L’edizione 2011 vedrà l’apertura al pubblico – a partire delle ore 10.00 – del bene confiscato gestito da Officina Innovazione a Frascati, in via Orti di Villa Sciarra n. 9. Alla visita guidata della struttura, e alla proiezione del docu-film “La paura SiCura” del regista Gabriele Vacis, parteciperanno gli studenti dell’Istituto Tecnico Industriale Statale “Enrico Fermi” e dell’Istituto Tecnico Commerciale per Geometri e Ragionieri “Michelangelo Buonarroti” di Frascati.

Parteciperanno all’evento l’assessore alle Politiche Sociali e per la Famiglia della Provincia di Roma, Claudio Cecchini, il Presidente dell’Arall, Donato Robilotta, il presidente di Libera Lazio, Antonio Turri, il consigliere provinciale Erminio Latini, il presidente della Fondazione Re.Se.T. Francesco Chiucchiurlotto, Giampaolo Manzella, Officina dell’Innovazione e il Sindaco di Frascati, Stefano di Tommaso.

"Porte Aperte ai Beni Confiscati – ha dichiarato Donato Robilotta, presidente dell’Arall – si svolge ogni anno in contemporanea con la “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, promossa da Libera e giunta quest’anno alla sua XVI edizione. Nasce in risposta all’invito dell’associazione di Don Luigi Ciotti di organizzare il 21 marzo di ogni anno momenti di memoria e di impegno a favore delle legalità" – ha concluso Robilotta.

Al riguardo, Re.Se.T. invita tutti i comuni del Lazio ad aderire ad “Avviso Pubblico, Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie”, una rete nazionale di enti locali nata nel 1996 per promuovere azioni di prevenzione e contrasto all’infiltrazione mafiosa nel governo delle istituzioni locali e per aggregare, tra queste ultime, quelle che hanno manifestato o manifestano il loro interesse verso percorsi di educazione alla legalità democratica. Per informazioni: www.avvisopubblico.it