Usavano i nomi di persone defunte da anni e si fingevano loro eredi legittimi: cosi’ intascavano fraudolentemente ratei pensionistici per centinaia di migliaia di euro. A scoprire la maxitruffa informatica ai danni dell’ Inps e’ stata la Squadra Mobile di Bologna, coadiuvata dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Imola. Le indagini, avviate in ottobre e coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno portato all’ emissione di un’ ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per il ‘ capo’ dell’ organizzazione, un dipendente infedele addetto al pagamento delle pensioni; indagati altri quattro complici. Gli accertamenti patrimoniali delle Fiamme gialle hanno portato poi all’ individuazione e al sequestro di beni mobili e immobili per circa un milione di euro tra case, terreni, macchine, fondi d’ investimento e conti correnti bancari.
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“Il Data Privacy Day dovrebbe ricordare che ogni individuo all'interno di un'organizzazione è bene abbia una conoscenza di base delle norme e dei regolamenti interni in materia di privacy.