I finanzieri del Nucleo Speciale Frodi Telematiche stringono il cerchio attorno alle attività di una fantomatica società di servizi infornatici che richiedeva indebitamente soldi agli internauti. I finanzieri del Nucleo Speciale Frodi Telematiche, comandato dal Colonnello Umberto Rapetto, hanno finalmente stretto il cerchio attorno alla fantomatica società “Italia-Programmi.net”, che sta da tempo tempestando di mail e di lettere decine di migliaia di persone con la pretesa di ricevere quote per circa un centinaio di euro da versare a fronte un presunto abbonamento a servizi telematici.“Italia-Programmi.net”, già sanzionata dal Garante Antitrust e nel mirino di numerose Procure della Repubblica, sta continuando a inviare messaggi dal tono minaccioso prima richiedendo il pagamento, poi comunicando di aver adito alle vie legali.Qualora i precedenti avvisi non fossero ancora sufficienti, informano le vittime dell’esistenza di un procedimento civile nei loro confronti presso un fantasiosissimo e non meglio identificato “tribunale regionale giudiziario” precisando, inoltre, di aver affidato la pratica a una società specializzata nel recupero-crediti.Le indagini dirette della Procura della Repubblica di Roma e affidate agli “007 informatici” del Nucleo Speciale Frodi Telematiche (conosciuto anche con il nome di G.A.T.), hanno visto confluire circa 500 denunce fornendo così ai finanzieri numerosi spunti investigativi.Un intreccio di società e l’indirizzamento del flusso di denaro indebitamente riscosso verso un conto corrente cipriota sono contorni già ben definiti dagli uomini delle fiamme gialle, così com’è ben chiaro il ruolo di un sessantacinquenne ungherese avrebbe il ruolo di regista della gigantesca truffa messa in atto.Le attività investigative condotte dal Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Guardia di Finanza hanno innescato una serie di collaborazioni con le Autorità giudiziarie e le Forze di Polizia estere, grazie alle quali è stata avviata sorta di staffetta operativa internazionale che vede in campo Austria, Germania, Grecia, Cipro, Seychelles e Stati Uniti.La vicenda – che ricalca il modello fraudolento delle già nota “easy-download.info” – ha origine nell’offerta via Internet di software gratuiti.I numerosissimi utenti della Rete a caccia di “free-software” trovano sui motori di ricerca il sito “Italia-programmi.net” come contenitore di tutte le informazioni utili per scaricare (apparentemente senza spese) le applicazioni di proprio interesse.Una volta raggiunto il sito web e individuato il software che si vuol scaricare, “Italia-Programmi.net” chiede di compilare una scheda dove solo da poco tempo si parla della sottoscrizione a titolo oneroso di un abbonamento del costo di 8 euro (scritta ben evidenziata) e con il pagamento anticipato di 96 euro per il primo anno (circostanza scritta a caratteri minuscoli). Tale indicazione risulta essere visibile solo negli orari diurni (durante i quali le autorità possono effettuare controlli) mentre in altri periodi della giornata – in assenza di “avvisi” – l’utente rischia di inciampare nell’illusione della totale gratuità.