GB, soldatesse più soggette a disturbi mentali

Massimo Scambelluri
I soldati donna delle forze armate britanniche soffrono di disturbi mentali legati alle attività di guerra a un livello doppio dei loro colleghi uomini. I dati, pubblicati dall’Analytical Services and Advice (Dasa) del ministero della Difesa britannico, suggeriscono inoltre che gli ufficiali tendono a denunciare i disturbi meno dei loro colleghi di altri gradi. La ricerca, ripresa oggi dal Times, mostra come nell’ultimo trimestre del 2009 821 nuovi casi di disordini alla stabilità mentale sono stati diagnosticati all’interno delle forze armate. Il dato fa segnare un aumento di 476 unità rispetto al trimestre precedente ma resta sostanzialmente uguale allo stesso periodo del 2008. Di questi nuovi casi 142 sono soldati donna – ovvero una percentuale di 7,6 su 1000. Le restanti 659 diagnosi sono invece riferite a soldati uomini. Facendo segnare cosi’ una percentuale di 3,6 casi ogni 1000 effettivi. Il ministero della Difesa ha fatto notare che negli ultimi anni sono stati realizzati grandi passi avanti nel trattamento dei disturbi mentali delle truppe – nella maggior parte dei casi si tratta di stress causato da episodi particolarmente traumatici (post-traumatic stress disorder). Ma non solo. Le forze armate, stando a quanto riferito dal ministero, si sono anche impegnate in una campagna di sensibilizzazione in modo che chi ha la necessità di chiedere aiuto non si senta ‘da meno’ rispetto ai colleghi che non ne hanno bisogno. Anzi. Ora sono gli stessi soldati a ricevere un adeguato allenamento per essere
in grado di capire chi mostra sintomi di disagio. ”Questo approccio – ha spiegato un portavoce del ministero – si affianca al lavoro dei nostri esperti dislocati nel Regno Unito e in Afghanistan”.