Ci sono prodotti la cui contraffazione può rivelarsi davvero pericolosa, specialmente si tratta di attrezzi da lavoro che richiedono una certa perizia nell’utilizzo, oltre che un’indispensabile qualità dei materiali con cui sono prodotti.
E’ stata questa la “precauzione” che i finanzieri del Comando Provinciale di Ancona hanno utilizzato nei riguardi di un carico composto da 3.000 motoseghe destinato in Inghilterra che poi, da un controllo più accurato delle stesse nonché dei documenti che le scortavano, sono risultate essere contraffatte e per questo immediatamente sequestrate.
L’odierno ed ennesimo sequestro di prodotti contraffatti, avvenuto nel porto cittadino, è nato a seguito di un controllo doganale che le fiamme gialle stavano eseguendo sulle merci stivate sopra un autoarticolato appena sbarcato dalla Grecia.
Le motoseghe, a loro volta, erano stoccate all’interno di scatoloni riportanti il marchio di sicurezza europeo “CE”, ma questo non è bastato a rassicurare i militari operanti che hanno voluto comunque aprire gli imballaggi allo scopo di effettuare un riscontro più accurato.
Ai finanzieri non è così servito molto tempo per accorgersi che quegli attrezzi avevano il medesimo design di una nota casa tedesca del settore e che il valore di quegli attrezzi, riportato sui documenti doganali in appena 9 euro ciascuno, non ne garantiva certo la qualità dei materiali con i quali erano state assemblati e che, anche visivamente, risultava essere alquanto scarsa.
Da rilevare che nell’Unione Europea tali prodotti sono stati banditi dal commercio proprio a causa dell’infima qualità con la quale vengono costruiti manici, lame, sistemi di trasmissione ecc. e che, in caso di più che possibili ed improvvise rotture, possono causare serissimi danni fisici agli utilizzatori.
Al termine delle operazioni di riscontro l’intero carico è stato così sequestrato, mentre il rappresentante legale della società mittente greca è stato denunciato a piede libero.
