Gdf arresta due ex appartenenti al corpo

Gian Luca Berruti

Due ex militari della Guardia di Finanza, attualmente in pensione, sono stati arrestati dai finanzieri del Comando Provinciale di Sondrio perché accusati del reato di concussione continuata in concorso. La vicenda trae origine da un’indagine che aveva portato le Fiamme Gialle valtellinesi a individuare un sodalizio criminale dedito al contrabbando di orologi e di preziosi, che aveva la sua base di rifornimento nel territorio extradoganale di Livigno (SO). Al termine di quella stessa indagine i finanzieri avevano denunciato i 5 responsabili dell’associazione contrabbandiera, unitamente ad altre 800 persone che avevano acquistato orologi e gioielli per un ammontare complessivo di 1 milione e 700 mila euro (il tutto “libero” da imposte) nonché eseguito il contestuale recupero di oltre 500 orologi e numerosi monili in oro e pietre preziose. Durante una perquisizione condotta presso il negozio di un gioielliere della zona coinvolto nel traffico, i militari della Guardia di Finanza avevano rinvenuto uno strano  foglietto il cui contenuto ha dato immediato avvio a ulteriori accertamenti. Intercettazioni telefoniche, pedinamenti e indagini bancarie effettuate nei confronti di due ex appartenenti al Corpo, hanno permesso di evidenziare come gli stessi avessero sfruttato la loro precedente posizione di pubblici ufficiali, millantando “protezioni” ed “immunità” varie ai responsabili del traffico contrabbandiero, al fine di ottenerne dei benefici personali. Sui conti correnti dei due, infatti, la Guardia di Finanza di Sondrio ha trovato tracce di introiti monetari, assolutamente ingiustificati, per circa 360.000 euro. Eloquente anche il nome che i finanzieri sondriesi hanno dato all’operazione: “Caccia al traditore”.