GdF: Bologna, consulente finanziario finisce agli arresti per circonvenzione d’incapace

Enrico Fiorenza

Era riuscito a mettere le mani sul considerevole patrimonio di due anziane sorelle, ormai ultranovantenni, invalide e senza parenti al fianco, facendosi persino nominare come erede universale di tutti i loro beni, ma il suo disegno è stato scoperto dai finanzieri del Comando Provinciale di Bologna che lo hanno denunciato per il reato di circonvenzione di incapace.
L’ennesima odiosa vicenda che ha visto per vittime delle persone anziane ed inermi, peraltro in serie condizioni di fragilità fisica ed assoggettamento psicologico, è potuta venire alla luce grazie ad una denuncia pervenuta alle fiamme gialle bolognesi che hanno così cominciato a indagare sul conto di un consulente finanziario italiano d’origini sudamericane, peraltro dipendente di un noto istituto di credito, il quale, carpendo nel tempo la fiducia delle due anziane sorelle, era riuscito ad ottenere la piena disponibilità del loro cospicuo patrimonio (430.000 euro in conti correnti, titoli e polizze oltre ad un immobile del valore di 90.000 euro).
Operando sui loro ben dotati conti correnti, infatti, il consulente finanziario aveva sottratto alle vittime ingenti somme, in parte utilizzate dal responsabile per l’acquisto di un immobile, potendo poi contare, magari già in un prossimo futuro, del restante patrimonio delle anziane che sarebbe così finito tranquillamente nelle sue disponibilità senza che nessuno potesse più muovere eccezioni al riguardo.
I finanzieri, che erano già stati “attenzionati” sulle condotte poco chiare del consulente, hanno però avviato una lunga attività di verifica sulle movimentazioni bancarie che dallo stesso erano state messe in atto, fornendo così all’Autorità Giudiziaria inquirente elementi probatori dettagliati e più che sufficienti a configurarne la chiara condotta criminosa.
Accogliendo le ipotesi investigative dei militari, il GIP del Tribunale di Bologna ha così disposto per l’indagato gli arresti domiciliari nonché il sequestro preventivo d’urgenza dei conti correnti e delle altre disponibilità finanziarie e patrimoniali delle anziane, mentre altre posizioni di investitori e correntisti gestiti dallo stesso consulente finito agli arresti sono da oggi al vaglio degli investigatori.
La Guardia di Finanza ricorda a tutti i cittadini di affidare i propri risparmi ed i propri investimenti soltanto a consulenti finanziari regolarmente autorizzati, ma soprattutto che, in caso di fondati dubbi circa la regolarità e la trasparenza del loro operato, è sempre possibile mettersi in contatto con il numero di pubblica utilità del Corpo “117” attivo – 24 ore su 24 – in tutta Italia.

L’ennesima odiosa vicenda che ha visto per vittime delle persone anziane ed inermi, peraltro in serie condizioni di fragilità fisica ed assoggettamento psicologico, è potuta venire alla luce grazie ad una denuncia pervenuta alle fiamme gialle bolognesi che hanno così cominciato a indagare sul conto di un consulente finanziario italiano d’origini sudamericane, peraltro dipendente di un noto istituto di credito, il quale, carpendo nel tempo la fiducia delle due anziane sorelle, era riuscito ad ottenere la piena disponibilità del loro cospicuo patrimonio (430.000 euro in conti correnti, titoli e polizze oltre ad un immobile del valore di 90.000 euro).
Operando sui loro ben dotati conti correnti, infatti, il consulente finanziario aveva sottratto alle vittime ingenti somme, in parte utilizzate dal responsabile per l’acquisto di un immobile, potendo poi contare, magari già in un prossimo futuro, del restante patrimonio delle anziane che sarebbe così finito tranquillamente nelle sue disponibilità senza che nessuno potesse più muovere eccezioni al riguardo.
I finanzieri, che erano già stati “attenzionati” sulle condotte poco chiare del consulente, hanno però avviato una lunga attività di verifica sulle movimentazioni bancarie che dallo stesso erano state messe in atto, fornendo così all’Autorità Giudiziaria inquirente elementi probatori dettagliati e più che sufficienti a configurarne la chiara condotta criminosa.
Accogliendo le ipotesi investigative dei militari, il GIP del Tribunale di Bologna ha così disposto per l’indagato gli arresti domiciliari nonché il sequestro preventivo d’urgenza dei conti correnti e delle altre disponibilità finanziarie e patrimoniali delle anziane, mentre altre posizioni di investitori e correntisti gestiti dallo stesso consulente finito agli arresti sono da oggi al vaglio degli investigatori.
La Guardia di Finanza ricorda a tutti i cittadini di affidare i propri risparmi ed i propri investimenti soltanto a consulenti finanziari regolarmente autorizzati, ma soprattutto che, in caso di fondati dubbi circa la regolarità e la trasparenza del loro operato, è sempre possibile mettersi in contatto con il numero di pubblica utilità del Corpo “117” attivo – 24 ore su 24 – in tutta Italia.