GdF: Cosenza, rubano 5 quintali di frutta da un fondo agricolo della Sibaritide. Arrestati 2 responsabili

Enrico Fiorenza

In confronto alla scoperta delle grandi evasioni fiscali plurimilionarie o ai sequestri di stupefacenti o altri materiali illeciti aventi un valore altrettanto elevato, il sequestro di un raccolto di pesche appena trafugate da un fondo agricolo può sembrare poca cosa eppure dà il senso di quale sia la funzione “sociale” che la Guardia di Finanza assolve ogni giorno in tutti i molteplici settori d’intervento nei quali è chiamata ad operare.
La singolare vicenda ha avuto luogo nelle piane agricole della Sibaritide, dove una pattuglia di finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza stava effettuando un servizio di vigilanza sulle coltivazioni della zona già colpite da svariati furti e danneggiamenti.
Proprio durante una di queste perlustrazioni, le fiamme gialle hanno notato la presenza di una vettura che a pieno carico stava uscendo da uno di questi fondi agricoli intimandogli l’alt e procedendo all’identificazione degli occupanti, rispettivamente madre e figlio residenti a Cassano allo Ionio (CS), nonché all’ispezione del loro veicolo stracolmo di pesche appena staccate dagli alberi.
All’evidenza dei fatti i due non hanno potuto nascondere ai militari di aver trafugato le pesche dall’adiacente frutteto e per loro, tra l’altro già gravati da specifici precedenti per reati contro il patrimonio, è scattata la denuncia che l’Autorità Giudiziaria ha poi tradotto nella custodia cautelare in carcere per uno, nonché agli arresti domiciliari per l’altra.
I frutti trafugati – per un quantitativo di 460 kg. – sono stati dissequestrati e restituiti al legittimo proprietario, scongiurando così la vendita di prodotti agricoli oggetto di furto, per di più con un potenziale rischio per i consumatori derivante dalla possibile presenza di pesticidi ancora attivi.
Da rilevare come soltanto la settimana scorsa le fiamme gialle calabresi, proprio durante uno di questi servizi di prevenzione, abbiano colto sul fatto due piromani che avevano appena appiccato il fuoco su un appezzamento di terreno limitrofo ad alcuni uliveti.