GdF: Cosenza, smascherato ed arrestato falso funzionario della commissione europea

Giuseppe Magliocco

Per gli imprenditori che erano entrati in contatto con lui si trattava di un funzionario dell’Unione Europea attraverso il quale poter ottenere finanziamenti pubblici a “fondo perduto”, peccato fosse però soltanto un molto ben organizzato truffatore e per questo i finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza lo hanno arrestato in flagranza di reato.
E’ questo dunque il riassunto dell’ennesima ed alquanto fantasiosa truffa che ha visto per protagonista S.C., un 76enne pensionato al quale si erano rivolti alcuni imprenditori che, sulla costa ionica calabrese, intendevano realizzare una struttura alberghiera fiduciosi di poter accedere ai contributi europei destinati alle attività imprenditoriali situati nelle aree geografiche europee economicamente depresse.
Per le vittime del truffatore, il quale aveva tranquillamente sbandierato alle sue vittime un falso tesserino e falsi documenti dell’Unione Europea, la sua proposta di “curare” personalmente la pratica di finanziamento doveva essere sembrata una via piuttosto facile oltre che veloce da percorrere, ma poi deve essere evidentemente subentrato qualche sospetto e la manovra truffaldina ha finito per essere definitivamente scoperta dalle fiamme gialle cosentine.
L’uomo, infatti, aveva preteso dagli imprenditori la cifra 48.000 da versarsi su un assegno a lui intestato e che, a suo dire, sarebbero serviti per una banca tedesca che per avviare la pratica richiedeva adeguate garanzie economiche.
Consegnato il titolo di pagamento richiesto, il falso funzionario U.E. è stato bloccato sulla strada dai finanzieri che da qualche tempo ne seguivano gli spostamenti, ed ha nulla è servito il suo tentativo di evitare il fermo spacciandosi anche con loro come un rispettabile funzionario della Commissione Europea.
Il rinvenimento dell’assegno appena emesso, unitamente alla falsa documentazione delle Istituzioni Europee che aveva con sé, ha infatti permesso ai militari di acquisire prove certe sulla sua colpevolezza; prove che sono poi state confermate dalla successiva perquisizione condotta presso la sua abitazione, all’interno della quale i finanzieri operanti hanno rinvenuto persino timbri contraffatti recanti l’effige della Banca Centrale Europea, documentazioni false relative a pratiche di finanziamento, nonché altri tesserini del tutto simili a quello esibito dall’arrestato.
Su questa vicenda di millantati crediti, giova ricordare che i fondi europei per lo sviluppo regionale (F.E.S.R.) vengono gestiti dalle Regioni con precise procedure che, tra l’altro, non prevede alcun contatto diretto con i funzionari incaricati di seguire le pratiche amministrative di erogazione.
Al tal riguardo la Guardia di Finanza ricorda, a chiunque possa trovarsi di fronte a richieste simili, che è sempre possibile contattare il numero di pubblica utilità del Corpo “117” attivo – 24 ore su 24 – su tutto il territorio nazionale.