GdF: due arresti per estorsione

Ernesto Bruno

Due ex appartenenti all’Amministrazione Finanziaria sono stati arrestati dai finanzieri del Comando Provinciale di Caserta per estorsione e usurpazione di titoli.

La vicenda, nella quale sono coinvolti un ex ispettore della Guardia di Finanza (già espulso da Corpo per precedenti reati di concussione) e un ex funzionario dell’Agenzia delle Entrate, trae origine da alcuni controlli che le Fiamme Gialle stavano eseguendo la scorsa estate sul litorale domiziano.

Proprio nel corso di queste attività alcuni imprenditori avvisarono i finanzieri di alcuni strani controlli che un fantomatico Colonnello stava svolgendo nella zona.

Consapevoli dal fatto che un Ufficiale superiore del Corpo, solitamente, è impiegato in funzioni di comando e di coordinamento sulle attività di polizia tributaria, hanno deciso di vederci chiaro e capire esattamente cosa ci fosse dietro.

Dopo una serie di appostamenti i finanzieri casertani sono riusciti a individuare l’automobile del sospettato che è risultato essere stato congedato dal Corpo nel 2005, ciò a causa di gravi motivi giudiziari che, oltre al provvedimento di espulsione, comportarono la sua degradazione a soldato semplice.

Allargano il campo delle indagini, anche sulla base di segnalazioni che alcuni cittadini avevano fatto al “117”, si è presto scoperto che l’ex finanziere si presentava presso gli esercizi commerciali della zona domiziana rappresentando gravi irregolarità sulle dichiarazioni dei redditi presentate dai titolari delle stesse ma che, dietro la corresponsione di una “mazzetta” di denaro, sarebbe stato comunque possibile cavarsela senza danni ulteriori.

Il falso appartenente alla Guardia di Finanza, inoltre, nei suoi loschi traffici era coadiuvato da un altro complice, quest’ultimo con un passato lavorativo all’Agenzia delle Entrate. Ovviamente la maturata conoscenza del settore tributario permetteva loro di essere credibili durante i loro pseudo-controlli, nonché di incutere ingiustificati motivi di timore nelle loro vittime.

Le loro attività truffaldine, però, sono inciampate in un commerciante di S. Anastasia (CE) il quale, collaborando con i finanzieri, ha accettato di consegnare una busta contenente 3.000 euro al duo di estorsori.

Ai militari, che dapprima avevano fotocopiato le banconote della “mazzetta” ormai prossima alla consegna, non è bastato che aspettare il loro ex collega al luogo e all’orario stabiliti per arrestarlo in flagranza di reato.

Le successive perquisizioni eseguite presso le abitazioni dei responsabili, per di più, hanno permesso di rinvenire verbali di notifica artefatti, fogli di servizio e lettere di convocazione con lo stemma della Guardia di Finanza, a riprova del fatto di come le attività di truffa perpetrate dai due fossero più che studiate e non certo episodiche.

Le Fiamme Gialle di Caserta stanno ora cercando di identificare altri soggetti della falsa pattuglia di “verificatori”.

Episodi delinquenziali come quelli sopra descritti non sono infrequenti nel nostro Paese. A tal riguardo, la Guardia di Finanza invita i cittadini a contattare senza indugio il numero di pubblica utilità del Corpo “117” – attivo 24 su 24 in tutto il territorio nazionale – in tutti i casi in cui fossero avvicinati da individui che millantano appartenenze alla GdF o all’Amministrazione Finanziaria in genere e che chiedono denaro, o altre utilità, in cambio di presunti “favori”.