GdF: fermato scempio ambientale lungo il Volturno

Ivano Maccani

Alcuni scavi abusivi aperti impunemente sulle sponde del fiume Volturno, in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico sita nel comune di Ruviano (CE), sono stati scoperti dai finanzieri del Comando Provinciale di Caserta al termine di una non semplice attività info-operativa che ha richiesto l’ausilio degli elicotteri del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli.L’operazione delle Fiamme Gialle casertane, scaturita dalla continua attività di controllo su un territorio difficile e troppo spesso scempiato da numerosi crimini ambientali, ha consentito di fermare numerosi sbancamenti clandestini operati sulle rive del fiume Volturno che alcuni operatori del settore edilizio stavano perpetrando nonostante i severi vincoli ambientali che tutelano la zona.Tramite mirati appostamenti i finanzieri hanno cominciato a individuare uno strano traffico di camion i quali, inoltrandosi tra il dedalo di strade poderali che tracciano quel territorio, facevano presto perdere le loro tracce.Grazie all’intervento dei mezzi aerei del Corpo, però, le attività clandestine potevano essere monitorate e fotografate dall’alto individuando così diversi siti nei quali venivano estratte tonnellate di sabbia, ghiaia e pietrisco.Giunti all’esatta individuazione dei luoghi ove venivano letteralmente sventrati gli argini del fiume, è stato semplice per i militari sorprendere in flagranza alcuni responsabili che, avvalendosi di un grosso escavatore, stavano tranquillamente sbancandone le rive.I successivi accertamenti che gli uomini della Guardia di Finanza hanno condotto unitamente ai tecnici dell’ARPAC di Caserta hanno permesso di scoprire come i responsabili di tali attività utilizzassero addirittura materiale proveniente da demolizioni e scarti edili per ripianare le zone di estrazione del materiale, causando così un danno doppio per l’ambiente. I danni provocati, peraltro, potrebbero dar luogo a possibili inondazioni nelle zone circostanti, attesa la forte alterazione eco-ambientale causata.Quattro responsabili sono stati denunciati per furto aggravato, estrazione abusiva di materiali inerti fluviali nonché per la realizzazione di opere abusive in zona tutelata.Sono comunque in corso ulteriori accertamenti volti a scoprire la destinazione del materiale illegalmente estratto, all’identificazione degli acquirenti nonché per quantificare il volume d’affari che ne è derivato.