Quanto l’operato della Guardia di Finanza sia diversificato e capillare andando a riguardare interessi economico-finanziari che ineriscono all’economia di un intero Paese, come a piccole realtà imprenditoriali locali, lo si può osservare anche da singole operazioni scaturenti dai comuni controlli su strada che le fiamme gialle compiono ogni giorno ed in tutta Italia sui c.d. “beni viaggianti”.
Ed è proprio in uno delle migliaia di controlli quotidiani che i finanzieri del Comando Provinciale di Ferrara hanno rivenuto, a bordo di un furgone isotermico, circa 3.000.000 di novellame di vongole sprovviste di documentazione sanitaria con la quale, tra l’altro, si attesta anche la provenienza del pescato.
La pattuglia delle fiamme gialle ha controllato il furgone e rinvenuto il carico di merce irregolare su una delle strade del comune di Comacchio (FE), ad ai militari operanti non c’è voluto molto a capire come tutti quei molluschi (aventi un valore di mercato stimato in almeno 20.000 euro) sarebbero stati presto destinati al mercato nero per poi finire sulle tavole in occasione delle prossime festività natalizie, tra l’altro consentendo a chi li avrebbe rivenduti di realizzare lauti guadagni in completa evasione d’imposta (attesa la non-tracciabilità dei beni ceduti), tutto ciò a discapito dei commercianti del settore che operano le loro attività di vendita nel rispetto delle regole.
Per il responsabile, un padovano residente nella provincia di Rovigo, sono state dunque contestate pesanti sanzioni amministrative per violazioni in materia di sicurezza alimentare nonché di normativa della pesca.
In considerazione del buono stato dei mitili – non appena ricevuto il nulla osta da parte dell’Autorità Giudiziaria – i finanzieri hanno subito provveduto e reimmettere in mare attraverso le unità navali del Corpo l’ingente quantitativo di vongole precedentemente sequestrate affinché possano completare il loro ciclo biologico.
