E’ di quasi 2 milioni e 800mila euro il patrimonio di conti correnti, depositi postali, fondi di investimento, polizze vita e cospicue somme di denaro che i finanzieri del Comando Provinciale di Genova, in collaborazione con i militari dell’Arma dei Carabinieri, hanno sequestrato nei confronti di 5 soggetti appartenenti a una famiglia residente nei campi nomadi del capoluogo ligure e di Asti.
L’operazione, denominata “Vurdòn” e coordinata dalla Procura della Repubblica genovese, si è in particolare accentrata sui miseri redditi dichiarati dagli indagati ma che davvero non si “conciliavano” con il patrimonio da loro effettivamente posseduto.
Gli stessi componenti della famiglia, tra l’altro, sono gravati da numerosi precedenti di polizia, principalmente per reati contro il patrimonio.
I chiari elementi di prova forniti dai finanzieri del G.I.C.O. (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) e dai Carabinieri alla Magistratura inquirente, hanno però fatto emergere netta la sproporzione tra le ampie possibilità finanziarie dei membri della famiglia che – stante quanto da loro ufficialmente dichiarato – risultavano invece afflitti da una situazione di vera indigenza, peraltro anche questa in netto contrasto con una certa padronanza invece dimostrata nell’utilizzo degli strumenti finanziari e di investimento.