GdF, il bilancio 2008

Paola Fusco

 Si è tenuta questa mattina a Roma, presso il comando generale della Guardia di Finanza, la tradizionale conferenza stampa di fine anno con la quale il Corpo ha reso noto il bilancio dell’attività operativa svolta nel 2008 a tutela della sicurezza economico-finanziaria. Nell’occasione sono stati presentati il rapporto annuale 2008, il calendario 2009, e le nuove uniformi storiche adottate dall’Accademia, dalla scuola Ispettori e Sovrintendenti e dalla banda musicale del Corpo. La conferenza è stata presenziata dal Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Cosimo D’Arrigo, e ha visto la partecipazione, oltre che degli alti vertici del Corpo, di rappresentanti delle massime autorità e istituzioni politiche, civili e militari. Tra i momenti salienti della conferenza l’intervento del Generale Giuseppe Vicanolo, Capo del III Reparto del Comando Generale, sui più significativi risultati conseguiti dalla Guardia di Finanza nei primi 11 mesi del 2008, nei diversi settori d’intervento istituzionale. Nella lotta all’evasione fiscale, attività a cui è stato dedicato il 25% di risorse in più, sono stati scoperti e denunciati 27,5 miliardi di reddito sfuggito a tassazione. È stato riscontrato un calo generale del numero di evasori totali ma una consistenza economica superiore al passato e i settori più interessati sono stati edilizia, commercio, attività manifatturiere e comparto immobiliare; sul fronte del lavoro nero si è registrato un aumento del 41% rispetto al 2007. Le frodi fiscali sono invece aumentate del 45%, con sequestri patrimoniali per 60 milioni di euro; i più colpiti i finanziamenti a carico del Fondo Europeo di sviluppo regionale, gli aiuti alla produzione e trasformazione di prodotti ortofrutticoli e i contributi erogati ai sensi della legge 488/92. Nel contrasto alle frodi di aiuti comunitari e nazionali a favore delle imprese e truffe in campo sanitario sono state incrementate del 60% le risorse dedicate. Incrementato anche il contrasto alla criminalità organizzata sotto il profilo patrimoniale, grazie alla riduzione dei tempi per gli accertamenti bancari, alle nuove procedure investigative sulle operazioni sospette e i controlli alle agenzie di money transfer per monitorare i flussi di capitale da e per l’estero. Nel corso di questa attività sono stati ntercettati e sequestrati profitti illecti per 2,3 miliardi e beni per 370 milioni di euro. I dati in possesso delle Fiamme Gialle segnalano inoltre un aumento dell’usura legato alla crisi economica e l’aumento della falsificazione dei mezzi di pagamento. Rafforzato l’impegno dei reparti anche per la lotta al carovita, alla concorrenza sleale e ingannevole, alla contraffazione e pirateria, alle truffe commerciali e sofisticazioni agroalimentari, mentre gli interventi antidroga hanno portato al sequestro di 19,5 tonnellate e all’arresto di 5.000 persone. Il contrasto all’immigrazione clandestina, tra servizio in mare e controllo del territorio, ha permesso invece di individuare 11 mila persone e arrestare 531 soggetti. L’incontro si è concluso con l’intervento del Generale Cosimo D’Arrigo, comandante del Corpo, che ha illustrato gli obiettivi per il 2009: “Il piano di azione del Corpo nel prossimo anno è incentrato su due priorità: la lotta all’evasione fiscale attraverso l’intensificazione delle attività ispettive, e la tutela della legalità come presupposto per lo sviluppo economico e la ripresa della crescita nel Paese. Per fare questo occorre un’organizzazione flessibile ed efficiente, ma soprattutto un altissimo senso del dovere da parte di tutti i suoi appartenenti”.