GdF, Lecce: denunciato medico della A.S.L

Gian Luca Berruti

La tutela della spesa sanitaria, così come delle risorse finanziarie destinate al Servizio Sanitario Nazionale, rappresenta una delle priorità operative della Guardia di Finanza ed è proprio in questo delicato quanto particolare settore d’intervento che si è svolta un’indagine condotta dai finanzieri del Comando Provinciale di Lecce. 

Le Fiamme Gialle del capoluogo salentino, nel caso specifico, hanno scoperto un medico specialista, dipendente di un presidio ospedaliero della provincia ed autorizzato a svolgere la propria attività medica in forma libero-professionale presso il proprio studio privato (c.d. “intramoenia allargata”), che non versava all’A.S.L. di competenza le somme incassate dai pazienti. 

Dai controlli incrociati effettuati dai militari, infatti, è emerso che il professionista ha riscosso il pagamento di visite specialistiche a cui erano stati sottoposti alcuni pazienti, senza però emettere le previste parcelle attestanti le visite mediche compiute in regime di intramoenia, omettendo così di versare la quota-parte di spettanza dell’A.S.L.

Il contratto tra l’A.S.L. e i medici che esercitano l’attività di “intramoenia allargata”, difatti, prevede che al medico spetti una percentuale di circa il 75% delle somme incassate per la propria attività professionale, mentre la restante parte del 25% è di spettanza della stessa Azienda Sanitaria Locale. Accertati i fatti, i finanzieri leccesi hanno così denunciato a piede libero il professionista all’Autorità Giudiziaria per il reato di peculato, mentre sta per essere inviata un’apposita segnalazione alla Corte dei Conti per il recupero del conseguente danno erariale causato.