GdF, maxisequestro a Lecce

Tiziana Montalbano
La Guardia di Finanza di Lecce ha concluso un’operazione di servizio a contrasto della criminalità provvedendo al sequestro di locali commerciali, abitazioni, terreni con annesse case coloniche e suoli edificatori, autovetture, quote societarie e disponibilità finanziarie, il tutto per un valore complessivo di oltre tre milioni e mezzo di euro. Nel corso delle investigazioni i finanzieri hanno accertato che l’ingente patrimonio sequestrato era stato illecitamente acquisito dal 61enne matinese Giorgio Romano, assassinato a Parabita il 13 settembre dello scorso anno. Le Fiamme Gialle del G.i.c.o. hanno constatato, infatti, che il valore dei beni di cui egli disponeva, direttamente o per il tramite dei suoi familiari, era sproporzionato rispetto al reddito dichiarato e all’attività economica esercitata, poiché fondatamente riconducibile ad attività illecite riferite all’aggiudicazione di aste giudiziarie, per le quali il romano era peraltro indagato. La misura è stata applicata nei confronti del coniuge e dei suoi due figli in conseguenza delle recenti modifiche legislative introdotte dal “pacchetto sicurezza”, atteso che è ora possibile richiedere ed ottenere l’applicazione disgiunta delle misure di prevenzione personali e patrimoniali e la confisca può essere proposta, in caso di morte del soggetto nei confronti del quale potrebbe essere disposta, nei riguardi dei successori a titolo universale o particolare, entro il termine di cinque anni dal decesso.