GdF: Operazione anti-pirateria audiovisiva alla vigilia della finale di champions league

Emidio Lasco

Si è conclusa con la denuncia di 5 responsabili e l’oscuramento di 41 server dislocati in 3 continenti l’operazione anti-pirateria audiovisiva “Match Off 2.0” condotta dai finanzieri del Nucleo Speciale Frodi Telematiche i quali, proprio alla vigilia della finale di Champions League, hanno messo fine ad un consistente mercato di trasmissioni “piratate” e che, secondo gli inquirenti, potrebbe generato un volume d’affari per milioni di euro.

L’indagine delle fiamme gialle, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, si è rivolta verso il crescente fenomeno della IPTV, ovvero la trasmissione via web di eventi sportivi, serie televisive e concerti senza possederne i diritti.

I finanzieri del Nucleo Speciale Frodi Telematiche, in particolare, hanno scoperto che i responsabili del traffico offrivano i contenuti “pirata” sia in modalità “streaming live” (ovvero in diretta) oppure in “streaming on demand” (cioè su specifica richiesta degli internauti); tutti programmi che venivano forniti a una community di almeno 340.000 utenti registrati su tutto il territorio nazionale i quali – a fronte di un abbonamento mensile di 10 euro – potevano accedere a 50 siti illegali, tutti individuati e sequestrati dai finanzieri.

Al termine delle operazioni i 5 promotori della frode sono stati denunciati ai sensi della legge 633/41 che tutela il diritto d’autore, e rischiano ora la reclusione fino a 4 anni oltre alla multa di 15.000 euro.