GdF: operazione Estremo Soggiorno

Gian Luca Berruti

Dalle prime ore della mattinata di oggi i finanzieri del Comando Provinciale di Napoli stanno eseguendo una serie di provvedimenti, emessi dalla locale Procura della Repubblica, tra cui il sequestro di numerose cappelle funerarie, edicole gentilizie, manufatti e loculi cimiteriali, ubicati all’interno del cimitero Monumentale di Napoli – Poggioreale, nonché delle perquisizioni finalizzate all’acquisizione di documenti presso uffici pubblici, professionisti e società di progettazione edilizia napoletane.

L’operazione delle Fiamme Gialle partenopee – denominata "Estremo Soggiorno" – giunge al termine di alcuni mesi di indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, grazie alle quali è stato possibile smascherare un disegno criminoso escogitato e realizzato da alcuni imprenditori privi di scrupoli.

Gli stessi, come accertato dalle indagini, avvalendosi della compiacenza di qualche dipendente comunale acquisivano, mediante la stipula di atti di compravendita redatti da un professionista a loro collegato, diverse cappelle funerarie, molte delle quali risalenti al 1800, che per la normativa vigente non possono formare oggetto di compravendita.Tali compravendite, in alcune occasioni, sono avvenute anche senza il consenso degli aventi diritto, con la conseguente sottrazione dei resti mortali dei congiunti defunti.

Tra i vari sistemi truffaldini scoperti dai finanzieri, spicca quello subito da una nota famiglia napoletana la quale, dopo un periodo di assenza dalla città, nell’compiere una visita propri defunti constatava che dalla cappella di famiglia erano state asportate, a loro completa insaputa, le salme ivi sepolte e che la stessa cappella era stata lussuosamente ristrutturata ed a loro materialmente sottratta poiché non era più possibile l’accesso a causa della sostituzione del cancello d’ingresso.

Le attività investigative condotte sullo specifico caso, tra l’altro, hanno evidenziato che la sottrazione della cappella cimiteriale ai legittimi concessionari era avvenuta attraverso la formazione di atti pubblici completamente artefatti e predisposti per l’occasione.

Tra le cappelle sottoposte a sequestro dalla Guardia di Finanza ne figura anche una recentemente venduta, mediante la pubblicazione di un annuncio su un noto sito di vendite di immobili on-line, a ben 800mila euro. La documentazione sottoposta a sequestro nel corso delle perquisizioni sarà ora analizzata per l’emissione di eventuali nuovi provvedimenti giudiziari.