GdF, porto di Bari: sequestrato carico di sigarette di contrabbando

Ernesto Bruno

Era sbarcato da una motonave proveniente dalla Grecia ma, mentre alla guida di un articolato, si apprestava ad uscire dal porto di Bari con un carico dichiarato di angurie, è finito agli arresti.E’ questa la vicenda di un trentasettenne autotrasportatore napoletano che sperava di lasciare indisturbato gli spazi doganali dello scalo marittimo barese, ma che si è trovato nella rete dei controlli che i finanzieri del locale Comando Provinciale, supportati dal personale della Polizia di Frontiera e da quello delle Dogane, ogni giorno approntano per contrastare traffici illeciti d’ogni tipo.Nel caso specifico l’uomo, dopo essere stato fermato per un controllo che almeno in apparenza sembrava di routine, ha cominciato a manifestare evidenti segni di nervosismo che inducevano finanzieri e poliziotti ad approfondire i controlli sul pesante automezzo da lui condotto.Per poter visionare in profondità il carico formalmente costituito da diverse tonnellate di frutta è stato utilizzato uno “scanner”, un’apparecchiatura in dotazione all’Agenzia delle Dogane con il quale è possibile compiere un controllo radiogeno sulle merci trasportate, ed è stato proprio grazie a questo sofisticato macchinario che gli operatori di polizia e i doganieri, tra diverse file di cassette d’angurie, hanno scoperto una strana paratia interna contenente merce ben più pregiata.Oltre alla frutta, infatti, sul mezzo erano state occultate circa 30.000 stecche di sigarette di contrabbando, per un peso complessivo di oltre 6 tonnellate.L’autotrasportatore è stato cosi associato presso la Casa Circondariale di Bari, dove ora si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria con l’accusa di contrabbando di tabacchi lavorati esteri, mentre l’autoarticolato e il carico di copertura sono stati anch’essi posti sotto sequestro.