GdF premiata per contrasto alla pirateria musicale

Paola Fusco

 

Ieri a Roma, presso la sede del Comando Generale della Guardia di Finanza, la Federazione contro la pirateria musicale ha consegnato un riconoscimento al Corpo per l’attività svolta, in campo nazionale e internazionale, a contrasto di tutte le forme di illecito nel settore del diritto d’autore. L’occasione costituisce lo spunto per rendere noti i risultati raggiunti dalle Fiamme Gialle nel contrasto alla pirateria musicale: i sequestri sono infatti aumentati di sei volte, passando dai 4,7 milioni del 2007 ai quasi 29 milioni del 2008. All’evento di ieri pomeriggio erano presenti il Capo del III Reparto “Operazioni” del Comando Generale, Generale Giuseppe Vicanolo, il Presidente mondiale di IFPI (Federazione Internazionale dei Produttori Fonografici), John Kennedy, il Vice Presidente della RIAA (Associazione dell’Industria Musicale Americana), Neil Turkewitz, il Presidente di FIMI (Federazione Italiana dell’Industria Musicale), Enzo Mazza, e il Segretario Generale della Federazione contro la Pirateria Musicale, Luca Vespignani. Il Presidente di IFPI Kennedy, in Italia per il meeting mondiale delle industrie discografiche in corso da ieri a Roma, ha ricordato come sia difficile spiegare alle persone che un brano musicale non è solo intrattenimento: “Dietro a ogni titolo vi sono una proprietà intellettuale e una produzione industriale da tutelare poiché favoriscono l’occupazione assicurando molti posti di lavoro. Per questo – ha continuato John Kennedy – è molto importante l’attività di contrasto alla pirateria musicale svolta dalla Guardia di Finanza, Istituzione spesso presa a modello –  come ribadito dal Presidente di FIMI Mazza – da altri Paesi e Forze di polizia in ragione delle sofisticate metodologie e tecniche adottate nella conduzione delle indagini di natura economico-finanziaria”. Il fenomeno della pirateria musicale è in costante evoluzione in quanto si assiste, accanto al tradizionale smercio in strada dei supporti audiovisivi “piratati” da parte di ambulanti, a una continua espansione della pirateria via internet, che consente di velocizzare le transazioni, garantisce l’anonimato ed è capace di eludere il dispositivo di contrasto.