Quattro persone, tra cui due tecnici del Comune di Roma, un vigile urbano e un imprenditore edile, sono stati arrestati all’alba di oggi dai finanzieri del Comando Unità Speciali all’esito di un’indagine che le fiamme gialle hanno condotto a contrasto della corruzione.
L’operazione, battezzata in codice “Vitruvio” e coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, ha permesso di svelare un sistema di malaffare e tangenti perpetrato nel settore delle costruzioni residenziali nella Capitale.
I tecnici comunali arrestati, in particolare, avevano il compito di istruire le pratiche edilizie necessarie per il rilascio dei titoli abitativi e dei controlli sui cantieri.
Secondo gli inquirenti, i due funzionari comunali hanno ricevuto somme di denaro per facilitare il rilascio delle licenze e per non rilevare abusi edilizi, stessa ipotesi accusatoria anche per il vigile urbano arrestato il quale, in cambio di tangenti, ha omesso di rilevare e contestare abusi edilizi oggettivamente accertati in un cantiere edile.
Da rilevare come, nell’ambito della medesima operazione “Vitruvio”, l’Autorità Giudiziaria abbia già emesso dall’inizio dell’anno 43 ordinanze di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 39 soggetti, con contestuale sequestro di valori per oltre 800mila euro di cui 110.000 in denaro contante.
Le indagini stanno comunque proseguendo al fine di accertare ulteriori episodi di corruzione e concussione.
