GdF: Sassari, denunciato per truffa aggravata un funzionario-assenteista dell’Enac

Oriol De Luca

Era divenuto una guida a tutto tondo, in grado di accompagnare turisti in tutta la Sardegna per visite presso siti archeologici, gite in barca o percorsi in canoa, trekking, serate by-night e tour enogastronomici, tutte attività che peraltro potevano sfruttare i vettori più graditi ai clienti per i quali venivano messi a disposizione bus, traghetti, yacht, elicotteri oppure il minivan di proprietà della stessa giuda. Peccato però che questa sua attività professionale proprio non si conciliasse con il suo ruolo di funzionario dell’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) di Olbia; ruolo dal quale si assentava spessissimo per malattia salvo poi andare a lavorare in tutt’altro campo.
È così finita con una denuncia per truffa aggravata ai danni di Ente pubblico l’ennesimo caso di assenteismo, scoperto stavolta dai finanzieri del Comando Provinciale di Sassari, che per dimostrare le attività svolte da dipendente infedele lo hanno filmato al lungo fornendo così all’Autorità Giudiziaria riscontri probatori più che sufficienti quanto difficilmente confutabili.
Secondo quanto appurato durante le indagini condotte dalle fiamme gialle sassaresi – che nell’occasione si sono avvalse della preziosa collaborazione offerta dallo stesso ENAC – l’uomo avrebbe usufruito nell’arco del solo biennio 2016–2018 di qualcosa come 200 giorni di malattia, peraltro “concentrate” nel periodo di maggior afflusso turistico sull’isola (ovvero da maggio ad agosto).
Lo stesso dipendente, molto probabilmente fiducioso del fatto che difficilmente sarebbe stato scoperto, pubblicizzava persino i suoi servizi turistici su siti specializzati, per di più avvalendosi anche di una rete di albergatori, ristoratori e commercianti che poi, interrogati al riguardo dai finanzieri, hanno confermato i loro rapporti di natura professionale con il denunciato.
Secondo quanto contabilizzato dagli stessi investigatori della GDF, di fronte ai quali l’uomo altro non ha potuto fare che ammettere le proprie responsabilità, ammonterebbero a circa 25.000 euro i compensi che lo stesso avrebbe indebitamente percepito frodando l’Ente da cui dipendeva, per il quale aveva un rapporto esclusivo di lavoro, e che continuava a retribuirlo regolarmente nonostante si trovasse per lunghi periodi in tutt’altre faccende affaccendato.